Il
signor Cristoforo Gluck
Compositore ungherese, nato a Erasbach nel 1714 e morto a Vienna
nel 1787. E' opinione diffusa che il suo maggiore contributo alla
storia della musica sia stata la sua visione innovativa del melodramma:
in contrasto con alcuni compositori italiani legati alla tradizione,
si sforzò di alleggerirne lo stile rinunciando alla centralità
del virtuosismo dei cantanti, che spesso monopolizzavano l'attenzione
del pubblico (piuttosto ironico, da questo punto di vista, l'accostamento
all'istrione Celentano
). Gluck passò alla storia di
Milano quando, a metà del 18° secolo, venne invitato
in città dal principe Melzi d'Eril per rappresentare le sue
opere 'Orfeo ed Euridice' e 'Ifigenia'. Le cronache dell'epoca riferiscono
di un eccezionale successo di pubblico e critica. Successivamente,
l'eco dei successi ottenuti dal musicista del Palatinato indusse
i responsabili della toponomastica cittadina a dedicargli una via
in una zona periferica. Zona che nel giro di pochi decenni, con
la realizzazione della Stazione Centrale (e il passaggio "dell'amico
treno"
) sarebbe stata viceversa ribattezzata "centro
direzionale", e caratterizzata da un vertiginoso aumento della
superficie asfaltata e del cemento.
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