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Carosone:"e
a me che me ne importa"
Secondo Giancarlo Governi, che ha curato uno
speciale tv dedicato al cantante napoletano, "Carosone era
rimasto colpito dal tono funesto di 'E la barca tornò sola',
e dalla storia che raccontava di una mamma nera, una barca bianca,
una bionda forestiera. Qualcuno leggeva la canzone in chiave politica,
qualcuno in chiave psicanalitica...". Dario Salvatori aggiunge:
"Carosone ha ricordato di aver cominciato a provare il brano
con poca convinzione e che, solo dopo aver ripetuto due o tre volte
il ritornello nefasto, il fido Gegè stremato esplose in uno
spontaneo quanto geniale: 'E a me che me ne importa?' (da "Dizionario
delle Canzoni Italiane, elleu multimedia).
Pochi mesi dopo il Festival in cui 'E la barca tornò sola'
si era piazzata terza, Renato Carosone si rivolse al pubblico televisivo
con un sorriso da monello che sta per combinarla grossa. "Voi
questa canzone l'avete ascoltata tante volte. Ma non l'avete mai
ascoltata come l'ho immaginata io... Ecco: Gegè farà
la mamma
". ("Farò la mamma come non l'avete
mai vista", dice Di Giacomo, sistemandosi scialle e parrucca)
".
e Piero Giorgetti farà il mare crudele
coi
gargarismi" (Giorgetti mostra sorridendo un bicchiere pieno
d'acqua).
E
fu così che la tragedia marittima partorita da Ruccione si
trasformò in irresistibile parodia, con Gegè il batterista
a ribattere ad ogni strofa del melodrammatico testo originale intonato
da Giorgetti il celeberrimo, strafottente 'E a me che me ne importa'
- che oltretutto contribuiva a "muovere" il brano su un
nuovo, contagioso ritmo di beguine. La prima metà della pantomima
lasciò i telespettatori semplicemente esterrefatti. Ulteriore
incredulità di fronte al ritornello 'Mare crudele', cantato
con vocette alla Donald Duck (un tipico espediente di Carosone,
ottenuto variando la velocità del nastro registrato). Il
colpo di grazia furono i melodiosi gargarismi di Giorgetti: moltissimi
si indignarono di fronte a chi stava mettendo in burletta Sanremo
e le sue canzoni così commoventi. Ma per parecchi fu una
liberazione: si poteva ridere di Sanremo, e di canzoni tanto tragiche
da risultare tragicomiche.
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