I
Four Riders e la televisione
"Mi
ricordo questo episodio molto particolare:
a metà degli anni cinquanta noi abbiamo inciso alcuni brani
in inglese e per avere qualche possibilità in più abbiamo
cambiato nome: il Maestro Spotti prese il nome di Jeff Marshall e
noi ci chiamammo i Four Riders. In quell'occasione con il brano 'Hernando's
hideaway', abbiamo venduto una montagna
di dischi. In Italia chi comprava quel genere di musica, non comprava
canzonette in italiano ma in inglese.
Anni dopo capitò questa cosa divertente. Vittorio Zivelli era
il conduttore di una trasmissione radiofonica, 'Il discobolo' . In
questa trasmissione un quarto d'ora era sempre dedicato ai gruppi
vocali. Noi gli abbiamo chiesto di dedicare anche ai Radar un quarto
d'ora e lui ci rispose: "ma ragazzi io metto sempre i gruppi
vocali stranieri come i Four Freshmen, i Four Riders..." , quando
gli spiegammo che i Four Riders eravamo noi scoppiò una confusione
pazzesca e per sei mesi non ci passarono per radio"
Negli
anni '60 il Quartetto Radar ebbe a che fare anche con la televisione:
partecipò a trasmissioni televisive e fu protagonista di varie
pubblicità nel Carosello.
"Abbiamo fatto parecchia pubblicità con il Carosello:
la Bialetti (lo stacchetto 'Prodotti Bialetti'), le voci di
Babbut, Mammut e Figliut per la Pirelli. In quell'occasione ricordo
che Guarnieri propose ai pubblicitari di non parlare ma di fare dei
versi perché i protagonisti erano dei trogloditi. Poi mi ricordo
la pubblicità della Philco e un'altra in cui facevamo il verso
alla Nilla Pizzi. Abbiamo cantato anche la famosa 'Bidi Bodi Bu' dei
materassi Permaflex e io, con dei fragorosi colpi sulla pancia creavo
lo scalpitare del cavallo del Lanciere Bianco Aiax."
"In televisione abbiamo fatto Canzonissima 71 con Dario Fo che
poi è saltata tra le polemiche. Cantavamo nella sigla. E durante
la trasmissione eravamo truccati da barboni"
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