Celentano
e la fine del quartetto
"Vorrei
raccontarvi quest'altro episodio di cui siamo stati spettatori. Negli
anni cinquanta si usava andare in giro con l'orchestra della Rai nelle
varie località. Mi ricordo che un anno siamo partiti con l'orchestra
del Maestro Consiglio. C'erano vari cantanti e noi del Quartetto Radar.
I primi cantanti ad esibirsi erano sempre cantanti emergenti, non
ancora conosciuti. Durante le esibizioni, quando c'era qualcosa che
non andava, il Maestro prendeva un mazzo di chiavi dalla tasca e lo
buttava per terra. Questo voleva dire che l'orchestra si doveva fermare.
Quella volta c'era questo ragazzotto: Adriano Celentano. Quando si
è esibito davanti alla piazza gremita, non mi ricordo di che
città, l'orchestra non riusciva a stargli dietro perchè
il suo stile era talmente particolare che con la sua chitarra si fermava,
poi andava avanti e insomma si mangiava le misure. Consiglio fece
cadere le chiavi. L'orchestra si fermò e lui andò avanti
con la sua chitarra. La piazza fu entusiasta e si mise ad urlare.
L'esecuzione di un altro, fatta in quella maniera, sarebbe stata un
fiasco. Già allora riusciva ad emergere la sua grande personalità.
Pensate che fummo noi, io e Betty, a presentarlo al signor Sugar,
un giorno che lo incontrammo in Galleria del Corso." |
Nicola Arigliano