Dopo un decennio di declino, a partire dalla fine degli anni '70 il Festival
di Sanremo dà chiari segnali di ripresa.
Nel 1981 si registrano il ritorno della diretta televisiva, e la vittoria
di Alice con "Per Elisa". Ma è l'edizione del 1982 a rilanciare
definitivamente la kermesse e tracciare la strada per gli anni successivi.
Ci sono infatti la tradizione di Claudio Villa, Orietta Berti, Jimmy Fontana.
C'è il nascente filone "nazionalpopolare" rappresentato da
Fra' Giuseppe Cionfoli, Christian, Albano e Romina (si presentano per la prima
volta come duo, con la "storica" "Felicità").
Ci sono cantautori non ancora consacrati: Ivano Fossati che scrive "E
non finisce mica il cielo" per Mia Martini, Vasco Rossi con "Vado
al massimo" (finirà ultima), Zucchero Fornaciari con la non memorabile
"Una notte che vola via". Ci sono inoltre personaggi che colgono
la nuova voglia di pop disimpegnato delle giovani generazioni: Stefano Sani
col tormentone "Lisa", Plastic Bertrand con "Ping pong",
la ex punk Anna Oxa che sta mutando pelle e interpreta "Io no".
Anche i presentatori scelti da Gianni Ravera sembrano esprimere questo desiderio
di sintesi tra l'Italia del decennio trascorso e quella degli anni '80 che
stanno per decollare: il rigido Daniele Piombi, il giovanilista Claudio Cecchetto,
la "televisiva" Patrizia Rossetti.
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