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Dopo 'Mondo' (1976) e 'Che ne sai' (1979), che vennero accolte piuttosto bene, nell'estate del 1981 facemmo il singolo 'Malinconia'(n.d.r.: n.14 tra i 45 giri più venduti dell'anno), scritta da Maurizio Fabrizio. Fu sempre Fabrizio a proporre la frase musicale da cui nacque il primo dei tre momenti di 'Storie di tutti i giorni' - sono le note suonate al piano che si sentono in apertura. A questo aggiungemmo una variazione che prendeva le mosse dalla prima frase, e col testo di Riccardo e Guido Morra la canzone venne completata, o quasi. Infatti, tutte le volte che la risentivo al pianoforte sentivo che mancava qualcosa. Il tempo stringeva, ormai stavamo registrando la base - ma io ci pensavo anche di notte…'Qui manca uno sfogo', mi dicevo. Alla fine, quasi in extremis lo trovammo nella parte che si apre con il verso: 'Un giorno in più che se ne va…'".

Nascita della canzone

Dietro al successo di 'Storie di tutti i giorni' c'era un team che era andato consolidandosi negli anni.
Ne facevano parte tre nomi eccellenti: Maurizio Fabrizio e Guido Morra, che in coppia hanno scritto tra l'altro di "Bravi ragazzi" (Miguel Bosè) ed "Acquarello" (Toquinho); infine, Giancarlo Lucariello - uno dei primi in Italia a incarnare la figura del "produttore discografico" - che così racconta la genesi del brano.
"In quegli anni Maurizio Fabrizio veniva a casa mia, poggiava le mani sul pianoforte, e nascevano delle melodie che poi diventavano canzoni di grande successo. 'Storie di tutti i giorni', con la quale ci presentammo per la prima volta a un Festival di Sanremo, fu una di queste. L'incontro con Fabrizio ha dato vita a un sodalizio che dura tuttora, mentre la mia collaborazione con Riccardo è sempre dipesa…da lui. Dopo che avevamo trovato il grande successo con i Pooh, decise di uscire dal gruppo, forse a causa della storia con Patty Pravo, forse perché io avevo voluto fare dei Pooh un gruppo che non fosse Fogli-dipendente…Anche se era il più in vista della formazione, gli avevo tolto la voce solista in 'Tanta voglia di lei', e la cosa lo aveva colpito. In ogni caso, dopo qualche anno di tentativi solisti accolti da poca fortuna, mi chiese se potevamo tornare a collaborare. In quel momento, nell'ambiente, alcuni lo consideravano un cavallo perdente, quello che aveva perso il treno del grande successo. Io invece lo conoscevo, e pensavo che ci fosse spazio per lui.

 

1982, Fabrizio-Foglia-Morra, Ed. Sugarmusic/Parking/Universal M.Pubbl.It.