1974, E.Jannacci-R.Pozzetto, Ed. Suvini Zerboni/Impala

 

Nascita della canzone

Il brano, attribuito ai soli Jannacci e Pozzetto, è in realtà il risultato di un lavoro d'équipe (vedi anche la sezione "gli autori"), cui hanno contribuito anche Cochi e Beppe Viola. "Per noi era normalissimo metterci insieme, nei posti più impensati, e comporre canzoni", spiega Ponzoni: "Era un po' come giocare in doppio a tennis: uno tira la palla, l'altro risponde... Se c'era la vena giusta nasceva tutto in fretta e, come dire, senza grandi spargimenti di sangue. Le musiche delle nostre canzoni erano quasi tutte di Enzo. Allo stesso modo, in sala di registrazione gli arrangiamenti li curava quasi sempre Jannacci, che chiamava alcuni dei migliori musicisti in giro all'epoca. Ricordo che nei nostri dischi hanno suonato Bruno De Filippi, Lionello Bionda, Nando De Luca e altri di cui non mi vengono i nomi, soprattutto jazzisti - d'altra parte Jannacci era un jazzman. Enzo ha sempre frequentato questo tipo di musicisti, anche perchè pochi lo sanno ma è diplomato in composizione e pianoforte al Conservatorio. Per cui, di riflesso, i nostri pezzi nascevano con la collaborazione di questi musicisti di gran valore".