Il film

La canzone ispirò anche un film di Ettore Fizzarotti (regista anche del successivo 'Perdono'), interpretato dalla cantante a fianco di Gino Bramieri e Laura Efrikian.
"Non sono tagliata per fare l'attrice. Io sono una cantante, esclusivamente una cantante. Faccio questo film solo perché mi serve a realizzare dei soldi. E ne accetterò degli altri solo se il primo avrà successo e farà cassetta. (…) Ho fatto il film 'Nessuno mi può giudicare' perché così mi è stato consigliato. Ho voluto provare anch'io questa esperienza. Non è un film impegnato: è un film leggero che però a quanto so sta incassando piuttosto bene. Forse farò altri film, magari non più di genere musicale", dice apertamente la Caselli in un'intervista del 1966.
La trama del film è esile e funzionale, come sempre nei 'musicarelli': Caterina e Laura (Efrikian) sono commesse ai grandi magazzini. La prima capisce che potrebbe portare via l'innamorato all'amica - ma per amicizia, rinuncia, e viene premiata dal successo come cantante. "Quando le canzoni avevano un grande successo, ci si costruivano sopra dei film. C'erano due produttori, uno romano e uno napoletano, Bonotti e Carboni. E di solito tra gli attori c'era Laura Efrikian... Un musicarello costava un'ottantina di milioni e al botteghino riusciva poi ad incassare anche più di un miliardo. Per fare il film presi tre milioni e mezzo, una cifra enorme, all'epoca: lo feci di notte. Anziché provare per il Capriccio facevo il film".