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Qui
Mario studia fino alla quarta ragioneria poi si mette a lavorare
in un laboratorio di oreficeria, coltivando nel frattempo la passione
per il canto. Grazie all'amicizia con Livio Macchia dei Camaleonti
viene ingaggiato per esibirsi al locale milanese Ca' Bianca, dove
viene notato da Miki Del Prete. Mario entra così nell'orbita
del Clan di Celentano: un bel colpo, che non sortisce però
i risultati sperati. "Adriano era gentile, mi pagava anche,
ma di dischi neanche l'ombra", ricorda Tessuto. Dopo un anno
di permanenza alla corte del Molleggiato, decide di defilarsi, affidandosi
a Ricky Gianco. Anche in questo caso, il cantante non ha fortuna,
ma il suo nome comincia a girare nell'ambiente discografico. La
svolta decisiva è il contratto con la Cgd, che lo fa partecipare
al Cantagiro nel '67 con "Teen agers concerto" e nel '68
con "Ho scritto fine", una canzone scritta da Don Backy
che ottiene incoraggianti risultati di vendita. Nello stesso anno,
si fa notare a "Settevoci", la popolare trasmissione televisiva
condotta da Pippo Baudo. A questo punto, la casa discografica si
decide a puntare sul giovane cantante e gli affida "Lisa dagli
occhi blu", scritta da Giancarlo Bigazzi e Claudio Cavallaro.
Ai giornalisti, il cantante racconta di avere creduto immediatamente
nella canzone: "Subito dopo averla incisa, riascoltandola per
la prima volta, mi sono messo addirittura a piangere!"
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