Nascita
della canzone
Dal racconto di Chiosso (tratto dal libro
di Maurizio Tervanasio "Il grande Fred", edito da Lindau):
"Una sera eravamo a tavola, a casa mia: con Fred c'erano
sua moglie Fatima e mia moglie. Mentre mangiavamo, discutevamo
di lavoro. "Bisognerebbe trovare qualcosa che possa continuare
la saga di 'Che bambola!'", disse. Io gli accennai a due
o tre idee che avevo in testa, tirando fuori casualmente anche
il titolo 'Che notte'. Dopo un po' Fred smise di colpo di mangiare:
"Che notte, che notte quella notte
" esordì
con la sua voce gutturale, arrugginita dal fumo di mille sigarette.
E poi dopo cena, con calma, imbastimmo il resto, che chissà
perché proseguiva con "
se ci penso mi sento
le ossa rotte / Mi aspettava quella bionda che fa il pieno al
Roxy Bar / l'amichetta tutta curve del capoccia Billy Karr".
Così il giorno seguente, dopo una lunga dormita ristoratrice,
ci ritrovammo a casa sua e, piazzatosi al piano, Fred insistette
sempre più convinto su quell'accordo. E io, a mia volta,
non potevo far altro che continuare a cavar fuori versi che si
ispirassero alla pur strampalata storia che avevamo inventato
la sera prima".