I Four Freshmen
Il quartetto vocale e le tournèe

"Noi italiani siamo un popolo di melodici e non di armonici. I Radar, essendo un quartetto armonico, hanno sempre fatto fatica ad imporsi; i nostri idoli erano gli americani Four Freshmen; noi, cantando in italiano, non siamo mai stati capiti fino in fondo."
"Mi ricordo di una volta che stavamo facendo una trasmissione radiofonica che si chiamava "Chicchirichi", a cui partecipavano vari artisti e l'orchestra. La trasmissione, in diretta radiofonica, era fatta in un locale di Milano, dietro via Dante, una specie di teatro tenda. Eravamo ospiti fissi e durante ogni puntata cantavamo un brano, oltre la sigla, che però era registrata. Mi ricordo che durante una di queste puntate si ammalò la prima voce, Settepassi. Con Settepassi afono siamo andati dal dirigente Rai di allora dicendo che purtroppo durante quella puntata noi non avremmo cantato ma lui non ne volle sapere sostenendo che in tre avremmo cantato bene ugualmente. Allora noi gli abbiamo spiegato che non era possibile perchè noi tre facevamo l'armonia, allora ci siamo guardati in faccia e abbiamo iniziato a cantare un pezzo, chiaramente solo l'armonia del brano e non la melodia. Lui ci ha guardato con gli occhi sbarrati e finalmente capì che non era possibile eseguire alcun brano."

Dal 1951 al 1965 il quartetto Radar oltre a lavorare per la Rai e ad incidere dischi è stato impegnato in numerose tournèe e ha partecipato a vari spettacoli

"Nel 1962 abbiamo partecipato ad uno spettacolo
di rivista 'Io e la margherita ' con Walter Chiari.
Abbiamo fatto otto mesi di compagnia.
Minnie Minoprio proprio in quello spettacolo passò da prima ballerina a prima donna. In Italia eravamo conosciuti per via della radio e di qualche disco ma eravamo cosiderati la spalla di qualche cantante, non abbiamo mai riscosso un successo travolgente. All'estero le cose andavano diversamente: andavamo a Barcellona, Madrid, Parigi e cantavamo in questi locali, in cui rimanevamo anche 15 giorni in vedette con il nostro nome illuminato fuori dal locale."


Walter Chiari