1990, Baccini-Belli-Prandi, Ed. Emi/Fortissimo/Sugar/Bellidea
 

Contro tutti...come Giulietta e Romeo

"Le nostre case discografiche non ne volevano sapere", racconta Baccini. "Loro erano sotto contratto con la EMI, io con la CGD. E poi, c'era un piccolo particolare: Magrini*, il mio discografico, mi ha guardato negli occhi dicendomi: 'Guarda che questo pezzo è una puttanata. No, nonononono, non ci penso neanche…' E' incredibile quante riunioni abbiamo fatto tra case discografiche, manager, produttori - il 'mio' Giorgio Conte, il 'loro' Celso Valli…
Io e Paolo Belli potevamo incontrarci solo durante le partite della Nazionale Cantanti: ce ne stavamo in panchina a guardarci come Romeo e Giulietta, una scena straziante… Ad un certo punto non ne potevamo più e siamo andati dai discografici dicendo: noi andiamo da Costanzo e la cantiamo. Lì si sono spaventati. Io ho preso da parte Magrini e gli ho spiegato: se questo pezzo va male, non succede niente. Se va bene, mi evita Sanremo e altre cose che sinceramente non avevo voglia di fare, tipo cantare pezzi radiofonici o canzoni sofferenti stile 'amore mio torna a casa'. E se va, mi consente di arrivare una popolarità cui, col mio genere, difficilmente potrei arrivare. Mi sono incaponito, e Magrini esasperato ha ceduto - ma prima ci ha detto: 'Ve ne assumete tutte le responsabilità'. 'Le responsabilità di cosa?', pensiamo noi, e d'un tratto ci troviamo davanti a un foglio con cui chiariva che lui era completamente in disaccordo e specificava perché 'Sotto questo sole' era una mossa disastrosa per la mia carriera. Solo quando abbiamo vinto il Festivalbar ha ammesso: 'Okay, meno male che hai insistito'".

* Roberto Magrini è tuttora il discografico di Francesco Baccini