2001, A.Fornaciari-E.Toffoli, Ed. Sugar/Zucchero & Fornaciari Music

Il brano è stato scritto nel dicembre 2000, prendendo spunto da un quadro dipinto dalla stessa Elisa: un volto sul quale scorre una lacrima che contiene un'altra lacrima.
"E' una canzone che parla di una donna che chiede al suo uomo di parlare, di comunicare sinceramente, senza barriere. E' una storia mia, vera, accaduta nella mia terra, in Friuli: la storia di persone che hanno un progetto di vita insieme, ma che poi capiscono che non si realizzerà. Proprio per questo ho voluto che fosse in italiano, perché si capisse esattamente quello che dicevo. E' una cosa che mi ha toccato nel profondo, che mi ha portato a prendere strade diverse da quelle che pensavo di prendere. La canzone ruota intorno a quella terra, ai suoi odori, e volevo che si respirassero non solo nel testo e nella melodia, ma anche nelle immagini del video, che abbiamo girato lì. Non è stato come girare in studio a Milano: un luogo come quello provoca delle sensazioni diverse, ci si sente più vulnerabili ma anche più disposti a rischiare".
Al testo ha collaborato oltre a Zucchero anche la signora Toffoli, madre di Elisa. "In origine le parole erano in inglese, come sempre: il brano si intitolava 'Come speak to me'. Tramite Corrado Rustici, produttore di tutti e due, sono andata a trovare Zucchero a casa sua. In una giornata abbiamo scritto soltanto il ritornello e il titolo. Allora un giorno, dopo aver pranzato con mia madre, ci siamo messe a sistemare il resto, ed è nato un testo in cui mi sono riconosciuta. Inoltre, scrivere insieme ci ha permesso di riavvicinarci, e ha avuto degli effetti sorprendenti su tutte e due", ha affermato la cantante.
Nonostante il successo del brano, Elisa ripete che una nuova esperienza in italiano è da ritenersi improbabile: "Con l'inglese mi trovo più a mio agio: scrivo in inglese, leggo in inglese, ascolto musica cantata in inglese. Per me è più innaturale esprimermi in italiano. Il problema principale che ho avuto con 'Luce' è stato la necessità di sintetizzare, e di rispettare la metrica dell'inglese.
Prodotto dall'amico Corrado Rustici (già produttore per Aretha Franklin, Zucchero e la stessa Elisa), il brano è stato eseguito, nel corso del Festival, con l'accompagnamento del Solis String Quartet, quartetto d'archi che ha al suo attivo collaborazioni con Claudio Baglioni, Adriano Celentano, Edoardo Bennato, 883, Andreas Vollenweider e Dulce Pontes. Per la versione su disco invece Elisa si è affidata al Turtle Island String Quartet.