1995, L.Quarantotto - F.Sartori, Ed.Sugar/Double Marpot
   



 

 

 

Da Sara Brightman a Donna Summer

"'Con te partirò' è stata scritta per me da Lucio Quarantotto. Mrs. Caterina Caselli Sugar gli aveva chiesto un'aria con caratteristiche pop. Sono davvero contento per Lucio, è un autore di grande talento. Non ha mai ottenuto il successo che meritava come cantautore - ha fatto due album negli anni '80 che sono passati sotto silenzio - ma Caterina ha continuato ad incoraggiarlo". (Andrea Bocelli, da un'intervista concessa al sito americano Amazon.com)

Il successo del brano ha scatenato molte discussioni sul cantante toscano e il suo porsi tra lirica e leggera. "C'è molto scetticismo intorno a ciò che sto facendo ma non riesco a capire perché: tutti i tenori prima o poi hanno fatto musica leggera; persino Corelli, professionista serissimo e scrupoloso, incise un album di canzoni. Roba da pelle d'oca. E ci sarà pure una ragione se José Cura, uno dei tenori più in vista del momento, ha registrato due canzoni con Sarah Brightman prima di me. La ragione è una visione elastica della lirica: l'opera non è un moloch né una religione intoccabile. Tra i suoi compiti c'è quello, non secondario, di intrattenere. Se uno la mischia con qualcosa di più leggero, non compie un sacrilegio anzi, porta nuovo pubblico". (da un'intervista a La Repubblica)

Per capire la duttilità della melodia basta pensare a come, sul mercato americano, il brano è stato proposto in due varianti diversissime: quella che prevedeva il duetto tra Bocelli e Sarah Brightman(incisa nel 1995 con accompagnamento della London Symphony Orchestra), e quella 'dance' realizzata nel 1999 da Donna Summer.

Secondo 'The Independent', la versione inglese di 'Con te partirò' è nata per iniziativa della Brightman, ex moglie del re del musical Andrew Lloyd Webber ed interprete del 'Fantasma dell'Opera': in un articolo del 1997 il quotidiano britannico ha scritto che il soprano era alla ricerca di una canzone particolarmente accattivante per un importante incontro di pugilato... Stando a Bocelli invece la collaborazione "è nata dai dirigenti della Polygram inglese. Io e Sarah ci siamo incontrati e ho riscontrato che aveva quella versatilità indispensabile per muoversi fra classico e pop. E poi ha un bel carattere, simpatico ed estroso; quasi certamente duetteremo ancora insieme". La cantante ha poi raccontato a Carlo Moretti de La Repubblica: "Avevo sentito parlare di questo tenore italiano cieco. Mi avevano consigliato di ascoltare il suo album, che non era all'epoca conosciuto né in Germania né in Inghilterra. 'Con te partirò' mi colpì subito, mi emozionò e soprattutto mi chiesi perché non fosse ancora diventata un successo, ne aveva tutte le potenzialità. Quando mi chiesero di partecipare ad un programma televisivo molto seguito in Germania, e di portare con me qualcuno per un duetto, quella mi sembrò la canzone più adatta. Due giorni dopo registravamo la canzone e dopo due settimane la interpretavamo in tv per 20 milioni di telespettatori: fu la molla per trasformarlo nel più grande successo di tutti i tempi in Germania; questo ci diede la possibilità raggiungere la vetta delle classifiche anche in Inghilterra e in altri paesi europei".

Nel 1999 Donna Summer ebbe invece l'idea di proporre il brano nelle discoteche, inserendolo nell'album 'Live and more encore' una versione in sintonia con il suo repertorio, e caratterizzata da un nuovo testo e un titolo più simile all'originale italiano: 'I will go with you': "Quella di Bocelli è la mia canzone preferita in assoluto. Mi sono resa conto del suo fascino irresistibile quando ho visto che persino i miei figli piccoli la cantavano, nonostante nessuno capisse quale fosse la storia del testo. Allora, consigliata anche da mio marito, ho deciso di scrivere un testo in inglese. Ho scelto di darle i suoni della dance perché era l'unico modo per aggiungere qualcosa di nuovo alla canzone. Non potevo certo confrontarmi con Bocelli sul suo terreno".