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L'anno
del "boom" di Bocelli - e di 'Con te partirò' è
il 1997. Può essere interessante ripercorrere la rapida ascesa
del cantante nelle classifiche di tutto il mondo attraverso gli articoli
dei giornali italiani, inizialmente un po' increduli - viste le ancora
tiepide fortune casalinghe del brano.
"I francesi hanno adottato il cantante toscano, lo reclamano
nei programmi televisivi più in voga: da settimane, dopo il
grande exploit ad Antenne 2 al fianco di Charles Aznavour e Cyndi
Lauper, tentano di farlo tornare nel programma 'Années Tubes'
e a 'Dimarche Martin'.
Un
successo che segue quello tributatogli in Germania, dove il duetto
con Sarah Brightman è al n.1 dopo aver registrato il record
di vendite di tutti i tempi con un milione e 200 mila copie: pensare
che nel '95, a Sanremo, Bocelli in gara tra i big proprio con 'Con
te partirò' si fermò al quarto posto. Allora è
proprio vero, nessuno è profeta in patria? 'Non direi - si
schermisce Bocelli - ho trovato pubblici simili in tutte le parti
del mondo: la gente ti dà indietro l'entusiasmo che tu sai
dargli, in Francia come in Italia'. Cosa prova ad essere così
apprezzato all'estero, in questo momento più che in Italia?
'E' stato un successo napoleonico - dice ridendo Bocelli - ma è
come una medaglia a due facce: sono molto soddisfatto e questi riconoscimenti
mi danno molta tranquillità per il futuro. Al tempo stesso
sento una grande responsabilità, di non tradire mai i risultati
raggiunti". (La Repubblica, 2 marzo 1997)
"Clamoroso successo di Andrea Bocelli anche in Gran Bretagna:
la canzone 'Con te partirò' , che esegue insieme a Sarah Brightman,
è al secondo posto della hit parade" (La Repubblica, 20
maggio 1997)
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"In
Germania il brano 'Time to say goodbye' interpretato con il soprano
Sarah Brightman ha venduto 2 milioni e 800 mila copie, primato nazionale.
Sulla storia dell'italiano numero uno in Germania si son fatte un
sacco di chiacchiere e di retorica... 'Guardi, prima c'è
stato il Benelux. E comunque la scelta del mercato tedesco è
stata dettata da un calcolo semplice: là tutti comprano dischi,
mica come da noi. Qui li comprano solo i ragazzi, e io non posso
mica pretendere di fare le cifre dei Take That'. (
) Le si
stanno aprendo anche i mercati inglesi e americani. Insomma con
l'aiuto della sua discografica Caterina Caselli e del suo manager
Michele Torpedine lei è diventato una star internazionale
nel giro di pochi anni come Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Zucchero.
E' cambiato? 'Ho la presunzione di affermare di essere quello di
prima. Prego chi notasse cambiamenti ingiustificati nella mia personalità
o nel mio comportamento di farmelo sapere'". (Corriere della
Sera, 1 luglio 1997).
"Due successi di Andrea Bocelli hanno permesso alla Sugar,
unica etichetta indipendente totalmente italiana, di raggiugnere
il secondo posto nelle graduatorie europee per numero di album venduti,
subito dopo la Virgin. Lo ha reso noto la stessa casa discografica
facendo riferimento alle classifiche pubblicate dalla rivista 'Music
& Media'. (
) Il cantante sta suscitando interesse crescente
anche fuori dal nostro continente: con l'album 'Romanza' è
ai primi posti nelle classifiche in Canada, Argentina, Brasile,
Australia, e Nuova Zelanda". (comunicato ANSA, 12 settembre
1997)
"Nove milioni di album venduti dei tre finora pubblicati e
cinque milioni di singoli. Solo l'ultimo album Romanza, con la canzone
vincente Con te partirò, ha già collezionato quattro
milioni di copie vendute. Bocelli si prepara a partire per gli Usa,
dove è uscito 'Romanza'; sarà intervistato da CNN,
People e New York Times. Parteciperà ad un paio di feste
benefiche, una con Isabella Rossellini e la seconda per l'ex pugile
Muhammad Alì, con uno show a Los Angeles il 9 ottobre al
quale interverranno Sylvester Stallone, Clint Eastwood, Magic Johnson,
Lou Reed, Celine Dion e Carlos Santana. Una consacrazione in piena
regola, dunque. Ma prima di tutto, c'è il Papa a Bologna
sabato prossimo per il Congresso Eucaristico. Ancora prima di Bob
Dylan, ha chiamato lui. E sarà la terza volta che Bocelli
canta per Giovanni Paolo II. (
) 'Faccio un genere dove non
c'è molta concorrenza', quasi si scusa il timido Bocelli".
(La Repubblica, 23 settembre 1997).
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