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Roby Facchinetti: "Anche noi ci siamo chiesti il motivo del successo della nostra canzone. Sicuramente dipende dal fatto che non facciamo musica pop. Non assordiamo cioè la gente con strilli e strepiti inutili. Oggi tutti vogliono fare musica d'avanguardia e non sono preparati. Meglio allora confezionare una bella canzone d'amore, come 'Tanta voglia di lei', che abbia una sua personalità, una sua originalità".

 


Riccardo Fogli: "Ogni tanto mi sveglio la notte e penso che siamo primi in classifica. Non mi pare vero. Delle volte ho paura che sia tutto un sogno. Poi la mattina accendo la radio, sento la nostra canzone e mi viene quasi da piangere: è una cosa troppo bella".


Valerio Negrini: "Cinque anni di gavetta sono tanti, ma finalmente ce l'abbiamo fatta. Adesso contiamo di andare con i piedi di piombo e di restare nello stesso tempo sulla cresta dell'onda. Ora tutti ci chiamano e ci offrono contratti vantaggiosissimi, ma prima di ogni decisione è meglio pensarci su. (…) Abbiamo appena inciso il nostro secondo 45 giri con la nuova casa discografica. Si chiama 'Pensiero'. E' una canzone completamente diversa nello spirito da 'Tanta voglia di lei'. Poi uscirà anche un LP: 'Opera prima'".
(Da un'intervista di Romolo Bardi pubblicata da "Bolero" nel settembre 1971).

 

Con "Tanta voglia di lei" ancora nelle prime posizioni della classifica, contro ogni pratica discografica, alla fine del 1971 i Pooh pubblicarono "Pensiero", un brano piuttosto diverso dal loro fresco successo. La mossa diede loro ragione: a novembre il gruppo si ritrovò con due 45 giri tra le prime dieci in hit parade. Anche "Pensiero" raggiunse il n.1, garantendo il successo all'album "Opera prima".