- Sulla cresta dell'onda -

"Non mi aspettavo proprio di vincere il Disco per l'Estate", dichiarò l'interprete napoletano in un'intervista al settimanale "Bolero". "Ero quasi convinto che mi avrebbero sbattuto fuori senza tanti complimenti. Con questo non voglio dire che le cose vadano a gonfie vele per me, tutt'altro… Mi fa piacere soprattutto perché è dipeso esclusivamente dal pubblico. Però io procedo a balzelloni come un canguro. Esempio: vado a Sanremo e mi piazzo al quinto posto, si parla di me per alcuni giorni e poi…cala il silenzio. La stessa cosa era accaduta prima per Canzonissima. Quando è il pubblico a decidere io ottengo risultati positivi, i giornali parlano di me e mi sento sulla cresta dell'onda. Quando poi dovrebbe essere la mai casa discografica a sfruttare la situazione, tutto finisce in una bolla di sapone. Intendiamoci, non voglio addossare tutte le colpe alla mia casa discografica. Anch'io ho la mia parte, non lo nego: ho un carattere molto indipendente. Tante cose, come interviste o apparizioni tv le ottengo da solo senza bisogno della casa discografica. Forse questo ha indispettito i dirigenti, ma io so destreggiarmi benino nel mondo dello spettacolo grazie ad anni di tirocinio e l'aiuto di mia moglie", concludeva il cantante, omaggiando Nada Ovcina, la vulcanica moglie-manager dalla quale si sarebbe separato anni dopo in modalità che definire turbolenta sarebbe poco.

Di 'Quanto è bella lei' Nazzaro incise una versione francese e una per il mercato tedesco. Nazzaro comunque non la amò mai, e dichiarò: "Potrei anche tirare aventi con queste canzoni. Guardate Orietta Berti: a suon di canzoncine terra-terra è sempre lì in prima linea, regge da anni. Ad ogni modo, gradualmente, cercherò di cambiare senza tradire i gusti del pubblico". Malauguratamente, non riuscì più a ripetere il successo di 'Quanto è bella lei'.