-Nascita
della canzone-
"A scrivere il brano furono Depsa, Iodice e Di Francia: allora erano
molto giovani, ma già con un notevole intuito. Credevo molto in
loro, li facevo lavorare nel mio ufficio: all'epoca non era facile trovare
autori, perché con il successo dei cantautori tutti volevano cantare
i propri brani. A fare l'arrangiamento della canzone fui io: è difficile
che mi affidi ad altri, preferisco cucirmi il vestito da solo..." spiega
Peppino Di Capri. "Nella versione originale il pezzo era suonato dai
Rockers, il gruppo di musicisti che mi ha sempre accompagnato, fin dall'inizio
della mia carriera - anche se naturalmente con dei cambiamenti di organico.
Tant'è vero che quelli di 'Champagne' li chiamavo i "New Rockers".
"Quando sentirono il brano, alla casa discografica ne furono entusiasti,
ma mi dissero: "Questo potremmo farlo fare a Charles Aznavour, ne farebbe
un grande successo". Io sarei stato semplicemente l'editore. Sulle prime
accettai, però quando qualche mese dopo partecipai a Canzonissima mi
ritrovai in finale, cosa che mi prese un po' di sorpresa. A quel punto bisognava
scegliere una canzone forte, giocarsi il tutto per tutto. Perciò, decisi
di tentare: 'Ma quale Aznavour, questa la faccio io!'... 'Champagne' giunse
quinta: vinse Gigliola Cinquetti, con 'Alle porte del sole'. Tutti mi dissero:
'Oh, che peccato... Pensavamo che potesse andare meglio'. Ma io sentivo che
il meglio doveva ancora venire... Forse è anche giusto che succeda
così per brani che hanno uno stile classico, non legato ad un ballo
o a una moda che può divertire per una sola estate e poi venire a noia.
Anche all'estero è uno dei pezzi, insieme a 'Roberta', che mi chiedono
di più".