Dal
1958 (anno in cui ha esordito con "Malatia") al 1963 (anno di "Roberta"),
Peppino Di Capri è un'autentica star della musica italiana. Pochi
come lui riescono a conciliare la tradizione napoletana ("I' te vurria
vasà") con le novità del rock'n'roll e del twist (l'indimenticabile
"St Tropez", simbolo di un'epoca). Ma a partire dall'arrivo della
musica beat, l'artista napoletano viene a trovarsi tra i cantanti "superati".
"E dire che negli anni '50 facevo ballare i giovani rompendo con la tradizione
napoletana, con pezzi come 'Voce e' notte'. Ma ammetto che feci anche scelte
discografiche sbagliate, facilitate da una crisi privata". Ecco quindi,
che a metà degli anni '60 Di Capri si ritrova..."a terra. Così,
all'improvviso, dopo anni di successi. Nel 1963 la casa discografica aveva
rinnovato il contratto a me e alla mia band con 300 milioni, una cifra da
far impallidire le star di oggi come Ramazzotti. Eppure, nel '66 ero già
senza una lira e come svuotato dentro, con il forte contributo dell'avvento
dei Beatles e della delusione sentimentale seguita al matrimonio con Roberta.
Poi, all'inizio degli anni '70, a 32 anni, decisi che non potevo lasciarmi
andare e ricominciai daccapo". (Da un'intervista a Marco Molendini de
"Il Messaggero").
L'anno della riscossa è il 1973: "Un grande amore e niente più"
vince il festival di Sanremo, e raggiunge il n.2 in hit-parade (ad impedirle
di conquistare la vetta c'è "Il mio canto libero" di Lucio
Battisti). Nello stesso anno, Peppino partecipa a Canzonissima: in finale,
propone "Champagne". Il brano arriva quinto, e non ottiene un successo
immediato: non sfiora nemmeno i primi dieci posti della classifica. Ma col
tempo la canzone si prende la rivincita. Tanto che quando nel 1997 la Rai
celebra i 40 anni di carriera del cantante con un programma in prima serata
(in diretta da Capri, con Zucchero, Renzo Arbore, Dionne Warwick, Dulce Pontes
tra gli ospiti) il titolo della trasmissione è "Champagne! Di
Capri, di più".
Come spiega,
Peppino Di Capri, un successo così clamoroso di un brano che, all'uscita,
era passato quasi inosservato? "In realtà è una mia caratteristica
quella di non cercare mai il successo immediato. Tant'è che mi rimproverano
di non promuovere adeguatamente i miei dischi quando escono. Ma io penso che
questo sistema di insistere troppo su un pezzo, alla radio e alla tv, faccia
sì che il pubblico si stanchi prima. 'Champagne' in un primo momento
non se la filò nessuno, anche perché a Canzonissima passò
quasi inosservata a causa del sistema delle cartoline, che permetteva a chi
poteva investire di più di garantirsi il successo... Tuttavia dentro
di me sapevo di aver fatto una cosa che col tempo era destinata a venir fuori".
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