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- In TV esplode Mina -

"Fu per me, come per tanti, un'esperienza memorabile, quella del 4 aprile 1959, quando quella sconosciuta cantante apparve in televisione, al "Musichiere" di Mario Riva, interpretando "Nessuno". So che è facile dirlo adesso, ma mi convinsi subito che mi trovavo di fronte a una rivelazione. Al minimo, per intanto, a una voce assolutamente diversa". (Edoardo Sanguineti)

Subito dopo il festival cui la De Angelis e la Curtis hanno presentato il brano di Capotosti e De Simone, nel febbraio 1959 la semisconosciuta, non ancora 19enne Anna Maria Mazzini pubblica il suo sesto singolo (notare che gli altri 5 sono usciti nel ridottissimo spazio di tre mesi, tempi inconcepibili per la discografia attuale, che prevede scadenze molto più dilatate). Il 45 giri, il quarto pubblicato col nome di Mina (gli altri due erano usciti a nome Baby Gate) è composto da due brani presi dal festival: "Tua", il brano-scandalo di Jula De Palma (lato a), e "Nessuno" (lato b).

La prima interpretazione pubblica di "Nessuno" avviene al Festival rock del Palazzo del Ghiaccio di Milano, cui prende parte anche Adriano Celentano.
Ma a lanciare in orbita la cantante e la canzone è la nascente televisione. Il 1 marzo la cantante viene invitata a proporre il brano a "Lascia o raddoppia". Ricorda Roberto Leydi, all'epoca nel team che sovrintendeva al popolarissimo telequiz:

"Aveva un abito nero lungo, senza spalline, e la preoccupazione dei funzionari della Rai era quel sobbalzare di tette che, sul ritmo del rock, minacciavano ad ogni istante di saltar fuori dal vestito. Ma il seno, pur gagliardamente sobbalzando, non saltò su oltre il limite della decenza televisiva del momento e Mina ebbe il suo battesimo in tv. Mi dispiace di non ricordare i commenti di Mike Bongiorno, ma ho ben presente la sua faccia durante l'esibizione di Mina. Si poteva leggere tutto lo sconcerto di un conformista per bene innanzi a uno spettacolo certo un po' riprovevole, e contemporaneamente tutta l'ammirazione di un uomo di spettacolo innanzi a un fenomeno che, inserito quasi in un angolo, per tre minuti, in una trasmissione di quiz, dominava la scena, la platea e, certamente, la folla dei telespettatori. E forse un poco di stizza per quella ragazzona cremonese sconosciuta che gli rubava la scena". (tratto da "Mina: una forza incantatrice", edito da Euresis)

Poche settimane dopo (4 aprile 1959), durante lo show "Il musichiere" di Mario Riva, il pubblico italiano vede e sente qualcosa di totalmente nuovo. Mina è inserita in una piccola scenografia, e ne approfitta per enfatizzare il suo modo di interpretare "Nessuno". Se nel 1958 Modugno aveva stupito allargando le braccia durante "Volare", rompendo con una tradizione di cantanti immobili e con la mano sul cuore, Mina fa ancora di più: si dimena, dondola testa, braccia e spalle a tempo di swing, non si cura di nascondere le ascelle non depilate, mentre trascina le sillabe, "singhiozzando" saltuariamente il brano in stile Platters.


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