Durante
il 1957 l'URSS lancia nello spazio un cane - la celebre (suo malgrado)
Laika. I giovani d'America invece vedono Elvis Presley partire per
il servizio militare: per alcuni, il simbolo della fine del rock'n'roll,
perlomeno quello degli anni '50, durante i quali Elvis è stato
un re insidiato da giganti quali Little Richard, Chuck Berry, Bill Haley,
Jerry Lee Lewis. In Italia, comincia ad essere prodotta la Fiat 500.
In questo
scenario di rinnovamento, la canzone sanremese è apparentemente
inchiodata alla sua tradizione malinconica, rigorosamente "in minore".
Fin dai primi giorni di gennaio 1958, ad essere indicata come vincitrice
"annunciata" dell'ottava edizione del Festival è infatti
'L'edera', affidata a Tonina Torrielli e soprattutto alla "regina"
Nilla Pizzi. Quest'ultima sembra l'unica a manifestare qualche preoccupazione:
la sua esperienza le dice che ancora più che Claudio Villa e Giorgio
Consolini, l'avversario più ostico potrebbe rivelarsi l'outsider
Modugno.
I fatti le daranno ragione: alla fine, il '58 sarà davvero un anno
rivoluzionario per la musica italiana. L'anno passerà alla storia
per gli inizi di carriera di Mina, Adriano Celentano e (un po' più
in sordina) Fabrizio De Andrè; ma soprattutto, come aveva previsto
Nilla Pizzi, per un Festival che lancia in tutto il mondo 'Nel blu dipinto
di blu', di Domenico Modugno. Infatti, 63 giurati proclamarono Modugno
vincitore (nonostante le contestazioni del vulcanico Claudio Villa), mentre
solo 41 scelsero 'L'edera'. Nilla Pizzi, sconfitta e febbricitante, si
consolò sommando al secondo posto anche la terza posizione (con
22 voti) di 'Amare un'altra', cantata in coppia con Gino Latilla.
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