"Per la maggior parte le canzoni di Sanremo '98 sono terribili, sdolcinate, prive di ambizioni musicali e significato, con un mucchio di pompa e di pose per nascondere la vacuità dei versi e la debolezza delle melodie. C'era un'unica canzone davvero interessante ed era 'Dormi e sogna', eseguita dalla Piccola Orchestra Avion Travel".
(Peter Aspden, 'Financial Times')


1998, G.Servillo,G.D'Argenzio,F.Spinetti,D.Ciaramella,M.Tronco,F.Mesolella, Ed. Sugar

 

   
"La canzone che mi è piaciuta di più è quella della Piccola Orchestra Avion Travel, è veramente bellissima, è un brano originale. Le polemiche mi sono sembrate inutili".
(Eva Herzigova, presentatrice di Sanremo 1998)


Gli Avion Travel

 

Composta nell'estate del 1997 durante un weekend nell'Appennino forlivese, a Santa Sofia, la canzone riscuote i consensi della critica fin dai primi ascolti dei brani in gara alla 48ma edizione del Festival.

Per Mario Luzzatto Fegiz del Corriere della Sera si tratta di "una canzone d'amore originale, intensa e colta, che ammicca allo stile Brecht-Weill e rappresenta l'ultimo capitolo di una ricerca che abbraccia la musica classica, il jazz, la musica contemporanea e le atmosfere pittoriche della melodia napoletana". Entusiasta Gino Castaldo de La Repubblica: "Gli Avion sfiorano il capolavoro, l'orchestra costruisce un film sonoro, un'atmosfera rara da cui lasciarsi trascinare. Un lusso, una malìa che in genere al festival non è permessa. 'Dormi e sogna' vanta una trovata di un certo effetto drammatico, ovvero la corale ripetizione ossessiva di una stessa parola, e un raffinato uso dell'orchestra, ma con la sua delicatezza, con i suoi momenti di sospensione, rischia di essere massacrata dalla volgarità circostante e dalle famigerate giurie campionate".

Intorno al gruppo, che all'epoca era noto a una ridotta cerchia di appassionati nonostante i quasi vent'anni di attività, c'è molta curiosità: per alcuni sono dei 'marziani' in un Festival annegato in un'orgiastica celebrazione del kitsch, nel quale tutta l'attenzione è per Eva Herzigova o per gli ospiti stranieri (Madonna, gli Aqua di 'Barbie girl', Celine Dion, Jimmy Page & Robert Plant, Ricky Martin), per le polemiche tra Aldo Busi e la vincitrice Annalisa Minetti. Persino Iva Zanicchi ci si mette, fingendo di essere arrestata in un falso scoop organizzato dall'ineffabile Emilio Fede per stornare l'attenzione dal Festival. Ma la band casertana cerca di non farsi coinvolgere. "Per la vita che abbiamo fatto in tutti questi anni, portare questa canzone, proprio questa e proprio in questo modo, ha un senso artisticamente pieno e compiuto. Perché poterla eseguire con un'orchestra è un occasione rarissima. Sognavamo di poterla suonare un giorno con un grande organico, ma per noi sarebbe stato economicamente impossibile. E' ovvio che siamo molto soddisfatti. E poi pensare che nel grande pubblico di Sanremo non ci sia gente curiosa verso la nostra musica sarebbe stato da parte nostra quantomeno presuntuoso", afferma il sassofonista Peppe D'Argenzio in un'intervista.


Nessuna preoccupazione di essere "divorati dal circo sanremese", conferma il cantante Peppe Servillo a La Repubblica: "No, francamente nessuna. Perché l'abbiamo preso sul serio. E' il festival della canzone e noi siamo qui. Ci siamo resi conto che avevamo un'audience popolare e eterogenea, che non avevamo un identità generazionale, culturale, quelli che ci ascoltano sono di tutte le età ed estrazioni sociali. Abbiamo pensato, insomma, che potevamo confrontarci con questo festival senza grandi problemi. Molti ci ascolteranno per la prima volta, per noi è una conferma, uno dei tanti raccolti del lavoro che abbiamo fatto in questi anni. Non è che a monte ci siano scelte strategiche: non lo sappiamo se noi facciamo musica per un pubblico colto, se questo pubblico esiste veramente, se noi apparteniamo ad una categoria o ad un altra. La nostra è musica appassionata, emotiva, altro che cult band intellettuale. Essere qui è un invito a chi ci vede ad avere la curiosità di venirci a sentire".

Tuttavia, la canzone presto si trova al centro di un 'caso'. Scrive il Corriere della Sera del 28 febbraio 1998. "Striscia la Notizia continua la sua azione di disturbo sul Festival di Sanremo e ieri ha chiesto l'esclusione di Andrea Mingardi e degli Avion Travel, due big rei, secondo il tg satirico di Canale 5, di aver già eseguito il loro brano in gara stasera. E come si sa il regolamento impone che la canzone, presentata a Sanremo, sia inedita. Ieri 'Striscia' ha fatto ascoltare un brano solo musicale dal titolo 'Sul mare luccica' contenuto in un vecchio cd degli Avion Travel, 'Hotel paura', del '96: la musica sarebbe identica a quella di 'Dormi e sogna' (in gara), a cui sarebbero state aggiunte le parole. (…) I musicisti di Caserta si difendono così: 'La notizia è proprio in stile-Striscia: hanno fatto sentire solo 8 battute e basta. Questo non basta per dire che una canzone è identica a un'altra. Una canzone è fatta da musica e parole e invece il brano inserito in quel vecchio cd è solo musicale. Si tratta della colonna sonora di un cortometraggio omonimo, 'Sul mare luccica'. E solo l'introduzione, arrangiata diversamente, è uguale. Dunque parliamo di una piccola parte di un nostro stesso brano: tutti prendono spunto dal proprio lavoro passato. (…) Non si tratta della stessa canzone. Lo spunto di partenza della nostra canzone in gara, solo musicalmente, ha alcuni accordi uguali al brano passato. L'evoluzione armonica di 'Sul mare luccica' è totalmente diversa". Raiuno ha fatto sapere che né gli Avion Travel, né Mingardi rischieranno l'esclusione. Spiegano gli organizzatori: 'Al di là di qualsiasi prova, c'è l'articolo 25 del regolamento secondo cui le 'accuse' di brano non inedito devono essere mosse non oltre la quinta ora successiva alla prima prova ufficiale resa dall'artista".
Sempre sul quotidiano milanese, Luzzatto Fegiz commenta: "E bravi Avion Travel. Non hanno resistito alla tentazione di riprendere un inciso tratto da 'Hotel Paura', un disco 'minore' del loro repertorio nel quale avevano raccolto delle colonne sonore scritte per cortometraggi. Non è un dramma: nella vecchia partitura non c'è traccia della parte solistica sulla quale si innesta il canto 'La notte ti somiglia....'. Certo, l'avere utilizzato quell'identica (deliziosa) sequenza di violini (rallentata dagli autori del programma per metterla in sincronia con il brano a confronto), non fa onore agli Avion: il regolamento parla di canzone che non deve essere mai stata pubblicata in tutto o in parte. 'Dormi e sogna' resta tuttavia una grande canzone che sicuramente stasera vincerà il 'premio della critica'. Poiché la canzone faceva parte di una raccolta poco pubblicizzata nessuno degli 'esperti' della stampa, noi compresi, ha avuto il minimo sentore del piccolo autoplagio. Che riguarda poche battute, irrilevanti in una composizione intensa, originale, che merita attenzione più artistica che scandalistica. Per fortuna il regolamento blocca lo sport nazionale: la caccia al plagio o alla canzone già edita".

La vicenda si conclude con l'ironia di Raimondo Vianello, che nella serata finale presenta il gruppo dicendo: "Canteranno 'Sul mare luccica'…". E con la vittoria del premio della critica, conferito da 140 giornalisti, nonché quelli per il miglior arrangiamento e la migliore musica attribuito dalla giuria di qualità (Michael Nyman, Roberto Vecchioni, Vincenzo Cerami, Celso Valli, Monique Veaute)