1988, M.Lavezzi - Mogol, Ed. Mascotte/Mimo
/L'altra Metà/Emi Music Publishing



  Dalla e Morandi in tour nel 1988

 

Nel 1979 Lucio Dalla fu protagonista della storica tournée "Banana Republic" con Francesco De Gregori. Nel 1984 propose un tour congiunto a Lucio Battisti ("mi stette a sentire tutta la sera, poi sorrise e disse: non si può fare"). Nel settembre 1987, durante un suo concerto a Bologna, ricevette la visita sul palco di Gianni Morandi, che tanti anni prima aveva cantato la sua "Occhi di ragazza" all'Eurofestival. I due cantarono insieme per 20 minuti. L'intesa tra i due e la risposta del pubblico si rivelarono più che lusinghieri: Dalla capì di aver trovato un nuovo compagno di viaggio.

Gli anni '70 non erano stati facili per Gianni Morandi, riaffacciatosi in classifica solo con la canzone per bambini "Sei forte papà". Gli anni '80 furono quelli del rilancio, a partire da "Canzoni stonate", scritta da Mogol. E dopo la vittoria a Sanremo con "Si può dare di più" (1987), Mogol sancì il definitivo ritorno del cantante di Monghidoro tra i grandi della canzone italiana, firmando per il suo sodalizio con Dalla il singolo 'Vita' insieme a Mario Lavezzi. Questi ricorda: "All'inizio la canzone si intitolava 'Angeli sporchi', ed iniziava con le parole 'Cara in te ci credo': era dedicata a una ragazza che aveva avuto delle traversie, e si era un po' persa per strada… Dalla ci impose una modifica: la parola 'cara' diventò 'vita' perché a qualcuno poteva dare l'impressione che lui e Morandi si chiamassero così tra loro… A Dalla il brano piacque subito: lui cercava delle canzoni per il disco con Morandi perché l'idea di incidere un album era stata presa di slancio, e non aveva niente di pronto".

Aperto proprio da 'Vita', l'album "DallaMorandi" uscì nel giugno 1988. "Mi sono divertito moltissimo a fare questo disco e sempre di più in futuro vorrò lavorare con altri", commentò Dalla. "Lucio si diverte molto di più in sala di registrazione, perché è un progettista, un autore. Io canto soprattutto, sono un animale da palcoscenico, conto molto sul concerto", affermò Morandi - e infatti di lì a poco i due partirono per una breve, acclamatissima tournée. Così, sulle pagine de "La Repubblica", Gino Castaldo recensiva il loro show : "Ad unirli è l'emilianità, a dividerli sono due differenti culture della canzone italiana. Da una parte c'è Morandi, sorridente, che canta a cuore aperto sentimenti trasparenti, dall'altra c'è Dalla, l'autore per eccellenza che scava, corrode, mostra dei sentimenti la faccia più imprevista e talvolta più inquietante. Vederli insieme è strano, fa pensare a due correnti di gusto e di espressione che si fronteggiano, cercano un dialogo come in un immaginario compromesso storico della musica".