Autori
Giorgio
Moroder
Nato nel 1940 a Ortisei, muove i primi passi nella musica negli
anni '60, ma è solo alla fine del decennio che comincia a
comporre canzoni. Trasferitosi in Germania, nel 1974 incontra Donna
Summer, per la quale scrive 'Love to love you baby', clamoroso successo
che getta le basi per il fenomeno della 'disco-music'. Con la cantante
americana e il produttore Pete Bellotte crea un team dall'impatto
incredibile, sia per le classifiche che per l'influenza sulla musica
pop del periodo. All'inizio degli anni '80 il trio del cosiddetto
'Munich Sound' si scioglie, e Moroder comincia a scrivere colonne
sonore: 'Fuga di mezzanotte' (premio Oscar), 'American gigolò'
(con la hit 'Call me', scritta per Blondie), 'Flashdance' (premio
Oscar per il brano 'What a feeling'), 'Metropolis', 'La storia infinita'
(con il brano 'Never ending story', di Limahl) e 'Top gun' (premio
Oscar per 'Take my breath away'). Nel 1987 produce il controverso
album di debutto della band Sigue-Sigue Sputnki e scrive l'inno
ufficiale delle Olimpiadi di Seul '88. Nel 1989 compone l'inno dei
mondiali di calcio del 1990, 'To be number one' - tradotto in 'Un'estate
italiana' da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato.
Edoardo Bennato
Gianna Nannini
Tom Whitlock
Già coautore assieme a Moroder di "Take my Breath Away"
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