Interpreti
Giuni
Russo
Dopo un esordio (a 16 anni) a Castrocaro e un passaggio
a Sanremo nel 1968 (col nome d'arte di Giusy Romeo), la cantante palermitana,
dotata di una gamma vocale di prima qualità, fatica a trovare
una strada per farla arrivare alla gente. Nel 1976 incide il suo primo
album "Love is a woman"; dopo aver fatto la corista per qualche
anno, nel 1981 incide, con la supervisione di Franco Battiato e Giusto
Pio, "Energie". Nel 1982 ottiene un grandissimo successo con
il singolo 'Un'estate al mare', cui fanno seguito dischi a metà
tra il pop più facile ('Limonata cha cha', 'Alghero', 'Mango
e papaia') e una ricerca musicale più ambiziosa. Nel 1988, con
l'album 'A casa di Ida Rubinstein', sceglie la seconda; i dischi successivi
la vedono approfondire le sue frequentazioni con la world music, la
classica e la musica sacra.
Autori
Franco
Battiato
Uno dei musicisti più originali d'Italia,
dopo un esordio all'insegna della musica sperimentale con album come
"Pollution" e "Fetus", verso la fine degli anni
'70 gradualmente comincia a conciliare ricerca e musica "leggera".
Dopo "L'era del cinghiale bianco" e "Patriots",
si arriva perciò a "La voce del padrone" (1981), uno
dei dischi italiani più venduti di sempre. In tale periodo Battiato
si impone anche come produttore ed autore grazie alle fortunate collaborazioni
con Alice, Giuni Russo e Milva. Nei decenni successivi Battiato continuerà
a oscillare tra musica impegnata (attraversando ogni confine tra classica
ed elettronica) e canzone pop nel senso più tradizionale del
termine, rimanendo uno dei personaggi più amati ed influenti
del panorama nazionale.
Giusto
Pio
Nato a Castelfranco Veneto nel 1926, studia il
violino e grazie ad esso ottiene importanti riconoscimenti nazionali
ed internazionali. Entrato nell'orchestra della RAI di Milano, inizia
a collaborare con i migliori artisti italiani e a svolgere un'intensa
attività didattica: alla fine degli anni '70 tra i suoi allievi
c'è Franco Battiato. Nel 1978 collabora come musicista a "Juke
box" di Battiato e lo stesso gli produce "Motore immobile",
il suo primo LP di musica sperimentale. Inizia così una collaborazione
musicale tra le più prolifiche ed interessanti degli anni '80
e dei primi anni '90, capace non solo di lanciare la carriera di Battiato,
ma anche di imporre altri artisti a Sanremo ('Per Elisa' di Alice) e
in classifica ('Un'estate al mare' di Giuni Russo). Oltre a contribuire
per una quindicina di anni ai dischi di Battiato (da "L'Era del
Cinghiale Bianco" in poi) ha pubblicato diversi dischi di musica
leggera (tra questi, da segnalare "Legione straniera" e "Restoration");
a partire da "Alla corte di Nefertiti" (1998) è tornato
a un percorso musicale sperimentale.