- Il testo -

Piove da qualche minuto
ti guardo e mi sento sfinito
mentre non riesco a spiegarti
che cosa mi è capitato.
Era una sera normale
t'ero venuto a cercare
non c'eri però con tua madre
mi misi a parlare

E quando l'ho avuta di fronte
che scherzo mi han fatto gli occhi miei
credevo che fossi tu ed era lei
poi mi sembrò naturale guardarla così,
come guardo te
perché sei uscita, perché?

Mi hanno fatto innamorare
gli occhi verdi di tua madre
il sorriso di un tramonto
dove ci si può specchiare
i tuoi passi all'improvviso
e un tuffo al cuore immenso
se ci penso...
se ci penso...

 

 

La pioggia continua a cadere
e tu continui a non parlare
hai l'aria di un cigno che muore,
la vittima la sai fare

Di certo non è quel sospiro
che può cancellare quel che sei:
tu rimani tu, e lei è lei
non è colpa mia se mi piace
ogni cosa che rassomiglia a te
adesso hai capito perché.

 

1976, O.Avogadro - S.Giacobbe - D.Pace, ed. Insieme/CA.MO