Il successo

Non si può morire dentro' ha vinto il Festivalbar nel 1976, è rimasta per oltre due mesi al n.1 in classifica, ha venduto due milioni di copie, è entrata in hit-parade in diversi paesi latini.
E' stata il maggiore successo di Gianni Bella come cantante - come autore, l'artista catanese si è levato diverse altre soddisfazioni, in particolare grazie alla sorella Marcella e ad Adriano Celentano. "Personalmente, credo che sia inutile inseguire il successo, non penso esistano formule. L'esperienza mi ha insegnato che a far durare un brano nel tempo, a scoprirne la qualità, è sempre la gente. Certo, quando comincia il momento-no le cose diventano difficili.

Quando per qualche anno non imbrocchi un successo, si comincia a pensare che sei finito. Ma io come artista ho una regola: quando scrivo qualcosa deve essere un capolavoro innanzitutto per me. Quando lo è, sono tranquillo anche se non ha fortuna in classifica. E poi sono abituato a lottare per le mie canzoni, a partire dalla prima: quando mia madre e mia sorella hanno ascoltato per la prima volta 'Montagne verdi', mi hanno detto: 'Questa è una roba da Zecchino d'Oro'. Quando, anni dopo, le ho fatto sentire 'Nell'aria', mi ha detto: 'Non se ne parla, spurcacciuni'"