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"Un
giorno a Salsomaggiore, per uno show televisivo, Caterina Caselli si
presentò con una lunga gonna ottocentesca e i capelli, ora scuri,
raccolti sulla nuca. Lì capii finalmente perché una pagina
come 'Nessuno mi può giudicare' poteva coabitare con 'Perdono',
che è, nei concetti, il suo esatto opposto.
Forse fu proprio questa altalena tra tenerezza e sfida a fare grandi
gli
anni '60.
(Cesare G. Romana, critico de "Il Giornale")
Caterina
Caselli
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Caterina
Caselli ammette: "Anche se l'aria del '68 non aveva ancora cominciato
a soffiare, portando 'Nessuno mi può giudicare' a Sanremo avevo
evidentemente creato delle aspettative. 'Perdono' a me piaceva molto,
ma qualcuno si sentì un po' tradito perché avevo cambiato
atteggiamento: ero passata da contestatrice a conciliatrice".
A scrivere il testo era stato Mogol, paroliere in ascesa: non ancora incontrato
Battisti, firmò per Caterina Caselli la traduzione di "I'm
a believer" dei Monkees ("Sono bugiarda") e "Cento
giorni", anch'essa musicata dal direttore d'orchestra istriano Piero
Soffici.
'Perdono' fu piazzata sul lato "B" de "L'uomo d'oro",
cui avevano lavorato Mario Panzeri e Daniele Pace, già firmatari
di "Nessuno mi può giudicare". "Io preferivo 'Perdono',
ma per gratitudine verso gli autori del mio primo grande successo, il
lato A del 45 giri venne affidato a loro", commenta la Caselli. Nell'estate
del 1966 "L'uomo d'oro" venne portata al Disco per l'Estate,
mentre "Perdono" fu scelta per il Festivalbar. La canzone vinse
davanti a "Riderà" di Little Tony, e si ripetè
pochi giorni dopo alla prestigiosa Gondola d'Oro di Venezia. L'ingresso
tra i primi dieci in hit-parade avvenne il 2 luglio (la stessa settimana
in cui "Nessuno mi può giudicare", dopo 4 mesi, scese
oltre il n.10), e dopo aver raggiunto il n.3 il brano lasciò la
top ten il 30 settembre - a tre mesi dalla sua entrata.
Proprio come 'Nessuno mi può giudicare', 'Perdono' venne trasformata
in un film, che circolò anche in Germania col titolo "Schlager
mit Caterina". Nel cast vennero confermati molti nomi dell'episodio
precedente: alla regia, lo specialista Ettore Fizzarotti ("Non son
degno di te", "Stasera mi butto", "Una lacrima sul
viso"), nella parte di protagonista maschile Fabrizio Morotti, e
in quella di co-protagonista femminile Laura Efrikian. Tra i caratteristi
torna anche Gino Bramieri - affiancato da altri nomi di spicco come Nino
Taranto, Carlo Delle Piane, Carlo Croccolo, Paolo Panelli, Marisa Del
Frate e Milena Vukotic. La trama: due cugine, Caterina e Laura (la Efrikian)
sono commesse ai grandi magazzini. La prima diventa una famosa cantante,
e il successo le permette di affascinare il ragazzo dell'amica. Ma quando
capisce che sta per spezzarle il cuore, si tira indietro
"Quei
film li giravo quasi sempre in orari assurdi e notturni, a ritmi pazzeschi,
perché intanto dovevo fare le serate. Non credo si possa dire che
erano dei capolavori. Eppure la gente correva a vederli", commenta
Caterina Caselli.
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