1968, R.Del Turco - G.Bigazzi, Ed. Tiber



- Nascita della canzone -

Dopo la buona accoglienza di 'Uno tranquillo', scritto dalle "tre P" della canzone italiana (Pace-Panzeri-Pilat), Del Turco cominciò a scrivere canzoni per conto proprio, insieme a quello che sarebbe diventato uno degli autori di maggiore successo della canzone italiana: Giancarlo Bigazzi.

Fu grazie al concittadino Del Turco che Bigazzi mosse i primi passi della sua carriera: "Giancarlo era un amico di mio cugino, lavorava in banca. Mio cugino mi diceva: ti devo assolutamente far conoscere un ragazzo... Io ero scettico: anche se ero nella musica già da qualche anno, non ero certo nella posizione di fare il talent-scout. Non vedevo come avrei potuto aiutarlo - ma mio cugino insistette, e alla fine il ragazzo venne a trovarmi a casa. La prima cosa che scrivemmo assieme fu un brano che fu il lato B di 'Figlio unico'... Abbiamo lavorato assieme per qualche anno, poi lui ha continuato con molti altri cantanti, lavorava molto - non era pigro come me… Qualcuno ha scritto di lui che è 'un grande poeta contadino' - non so chi l'ha scritto, ma penso che sia vero. Peraltro, molti pensano che sia solo un paroliere, ma non è affatto vero, contribuisce anche con la musica. All'epoca di 'Luglio' magari non aveva ancora molta pratica, però strimpellava la chitarra, e a quel tempo bastava: non c'era bisogno di essere professionisti per fare una canzone, i pezzi nascevano dal cuore… Alla fine, 'Luglio' non nacque con una rigida divisione dei compiti, ovvero io la musica e lui il testo. Anzi, l'idea del testo venne a me: avevo letto una poesia di un autore cinese, un'allegoria sulla mietitura. Cominciai a meditare su questa idea di luglio che ritorna tutti gli anni, e pensai che era una cosa carina per una canzone… L'arrangiamento lo fece Luis Bacalov, e la canzone venne incisa con musicisti tra i quali ricordo Guido e Maurizio De Angelis e un quartetto vocale di cui faceva parte Rodolfo 'Foffo' Bianchi, che poi fu produttore di Renato Zero e Baglioni… Il coretto maschile, con quattro voci ad appoggiare il cantante è sempre stata una caratteristica delle mie canzoni, fin dall'inizio con i Rebel Rousers, miei amici di Firenze. Anche nelle versioni internazionali veniva mantenuto, ad esempio in quella francese di Joe Dassin".