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1955,
M.Ruccione-G.Fiorelli, Ed. Suvini Zerboni
Nel
1955 la televisione trasmette per la prima volta il Festival di Sanremo
in tutta Italia.
L'attesa è enorme: la rassegna si è già guadagnata
una certa fama grazie alla radio, e l'idea di vedere i propri cantanti
preferiti mentre si esibiscono spinge gli italiani a riempire i bar che
ospitano i primi televisori.
Oltre alla televisione, un'altra novità è Claudio Villa,
che per la prima volta prende parte alla kermesse. "Essendo ormai
un divo affermato, avrei anche potuto declinare l'invito. E invece accettai,
e con gioia, di partecipare alla manifestazione, convinto di poter ribadire
ancora una volta la mia bravura e la mia professionalità. I fatti
mi diedero ragione. Grazie anche, devo dire, al maestro Giulio Razzi,
che da vero competente scelse per me tre canzoni fatte su misura per i
miei mezzi vocali".
Le tre canzoni sono "Il torrente", "Incantarella"
e "Buongiorno tristezza". Quest'ultima trae il titolo dal celebre
romanzo "Bonjour tristesse" (1954) di Francoise Sagan - in verità
molto più leggero e innovativo del pezzo scritto da due specialisti
della lacrima: Ruccione e Fiorelli.
Villa è il grande favorito, ma la concorrenza di Narciso Parigi
e Natalino Otto non è da sottovalutare. La vittoria in particolare
è messa a rischio dalle condizioni di salute del cantante romano,
già precarie a causa della TBC sofferta qualche anno prima. Il
29 gennaio, giorno della finale, Villa dà forfait. In un clima
di suspense, dopo febbrili telefonate tra Sanremo e Roma, si decide di
non squalificare il cantante e di far ascoltare il pezzo tramite un giradischi
piazzato sul palco vuoto. Se già il brano evocava tristezza, la
desolazione della scena la enfatizza in modo tale che la giuria, emozionata,
non può esimersi dal premiare Villa, che una volta ristabilitosi
verrà incoronato "reuccio della canzone italiana" (con
tanto di corona di cartone) da parte di un gruppo di giornalisti durante
una serata di bisboccia.
Pochi mesi dopo, racconta Villa, "Anche il cinema, sulla scia della
vittoria sanremese, bussò nuovamente alla mia porta. E fu così
che in breve volger di tempo, mi trovai protagonista di numerosi filmetti
comico-romantico-musicali che impinguarono ulteriormente il mio conto
in banca…", racconta Villa. Il primo di questi 'filmetti' fu
"Cantami 'Buongiorno tristezza'", girato pochi mesi dopo la
vittoria al Festival.
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