I mandolini sono i vecchi spartiti musicali, composti da quattro pagine. In essi è contenuta la partitura, il testo completo e i dati relativi al brano musicale (autori, data di composizione ecc.). L’illustrazione del mandolino ha rappresentato nei primi anni del secolo l’unica fonte iconografica della canzone, non esistendo altri mezzi di comunicazione che la radio.
Le copertine dei dischi (78 giri) infatti erano prive di illustrazioni: erano delle buste di carta su cui erano riportati i loghi delle case discografiche.
L’illustrazione degli spartiti ha acquisito, nei primi anni del ‘900, un’importanza rilevante alla luce del fatto che immagine e successo di un brano musicale risultarono direttamente collegate.

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Le case editrici di conseguenza iniziarono a dare importanza ai disegnatori.
Vi fu in Francia un coinvolgimento da parte d'importanti pittori del tempo, tra cui Toulouse-Lautrec che tra il 1892 e il 1898 disegnò ben 33 spartiti.
L'illustratore del foglio musicale lavorava su un formato di ridotte dimensioni. Assumeva quindi notevole importanza lo scritto: titolo, compositore ed editore. I testi delle canzoni infine suggerivano le scelte figurative; forse per questo motivo l'immagine femminile ebbe un ruolo centrale nell'iconografia dello spartito del periodo.
Successivamente le copertine dei 45 giri e dei 33 giri sostituirono i mandolini nell'intento di rappresentare graficamente le canzoni.


Copertina di 78 giri