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Dopo
la vittoria di 'Si può dare di più' al Festival di Sanremo
del 1987, al trio Morandi-Ruggeri-Tozzi spetterebbe di partecipare all'Eurofestival.
Ma nel mese di aprile, viene annunciato che i primi due, a causa di impegni
di lavoro, non potranno interpretare la canzone già pronta allo
scopo, 'Gente di mare'. Si fa avanti allora uno degli autori del successo
sanremese: Raf, in classifica con 'London town', e mai, fino a quel momento,
interprete di una canzone in italiano. Tozzi spiega a "TV Sorrisi
e Canzoni": "Più di un anno fa abbiamo fatto provini
e realizzato l'operazione 'Si può dare di più' con il Trio:
abbiamo costituito un gruppo di lavoro, io, Raf, e il chitarrista-tecnico-programmatore
Mario Manzani, con il quale siamo stati in studio per ore". Per Raf
è il debutto con una canzone in italiano (tanto che alcuni, influenzati
dall'enorme successo internazionale di 'Self control', sono persuasi che
sia inglese). "Dopo aver prodotto il disco di Aleandro Baldi, ho
capito che tra me e la mia lingua madre non c'erano quelle barricate rigide
che pensavo vi fossero prima. E poi non sono più così affascinato
da tutto ciò che arriva dall'Inghilterra, da certi insulsi 'inglesismi'".
A proposito del testo della canzone, un curioso ibrido pop-blues, Tozzi
afferma: "La gente di mare siamo tutti noi italiani, intesi come
navigatori sempre motivati dalla ricerca del sapere, dalla voglia di vivere
nuove esperienze. Io stesso sono un avventuriero, mi piace girare il mondo
e conoscere gente nuova". Raf aggiunge: "Anch'io sono un uomo
di mare, casa mia era a 50 metri dalla riva
Me ne sono andato da
casa giovanissimo, sono stato in Inghilterra e negli Usa, e ancor oggi
continuo a girare il mondo".
Il 9 maggio 1987 Raf e Tozzi cantano 'Gente di mare' a Bruxelles, all'Eurofestival.
L'unico altro interprete piuttosto noto è Plastic Bertrand, che
finisce tra gli ultimi. I due italiani si piazzano invece al terzo posto,
in un'edizione vinta da 'Hold me now' di Johnny Logan, cantante irlandese
già vincitore sette anni prima. Il brano ottiene un buon successo
in tutta Europa; quanto all'Italia, 'Gente di mare' staziona per ventisette
settimane in hit-parade, raggiungendo il n.3 e fornendo un buon viatico
per le successive collaborazioni tra i due cantanti. Da un lato, Raf firma
'Se non avessi te' per il cantautore torinese, che ricambia il favore
suonando la chitarra in 'Sabbia nei bar' di Raf. Nel gennaio 1988 questi
è "spalla" di Tozzi in un tour teatrale coronato da un
concerto alla Royal Albert Hall dal quale viene tratto un doppio album
dal vivo: una sorta di rivincita dopo che qualche anno prima un tour negli
stadi era risultato un "flop"; alle tastiere c'è il giovane
musicista che aveva suonato il piano per 'Gente di mare' e aveva già
collaborato coi due in 'Si può dare di più': Marco Masini.
Il team sembra funzionare nel migliore dei modi: "Con Umberto ci
si incontra alla grande sul piano musicale", afferma Raf intervistato
da Fabio Santini su "TV Sorrisi e Canzoni": "Tozzi ed io
siamo una cosa sola. Il nostro tramite è l'autore Giancarlo Bigazzi,
che ci conosce alla perfezione e sa farci funzionare come una macchina
dal motore ben registrato". Ma la macchina si guasta qualche anno
dopo. Nel 1993 Raf decide di separarsi da Bigazzi, consolidando il suo
rapporto con il paroliere Cheope e cogliendo con lui i suoi maggiori successi
degli anni '90: 'Il battito animale' e 'Due'. Nel 1994 Bigazzi e Tozzi
pongono fine a un sodalizio che durava dagli anni '70 e ha dato origine
a grandi classici del pop italiano quali 'Ti amo' e 'Gloria'. Ecco cosa
annuncia un articolo del "Corriere della Sera" del maggio '94:
"Giancarlo Bigazzi si rivolge al giudice chiedendo che sia cancellato
il nome di Tozzi come coautore di alcuni brani famosi come 'Gli altri
siamo noi', 'Si può dare di più' e 'Gente di mare'. L'accusa
è pesante. (
) In sostanza Bigazzi sostiene che Tozzi non
ha scritto una riga di testo né una nota di musica di quelle canzoni
e si dice pronto a dimostrare la cosa davanti ai giudici con testimonianze
inoppugnabili. 'Non so perché lo abbia fatto', spiega Tozzi. 'La
nostra collaborazione era arrivata alla fine e non capisco questi tentativi
diffamatori per rendere traumatica una separazione che poteva essere consensuale
e per lui anche remunerativa". Secondo Bigazzi invece la rottura
è cominciata per una falsa accusa di Tozzi, quella di aver ceduto
a Marco Masini, senza il suo consenso, una canzone scritta originariamente
per Tozzi stesso. Si chiamava 'Adagio per un addio' che più tardi,
con parecchie modifiche, è diventata 'Perché lo fai'. La
vicenda è esplosa quando Bigazzi ha acquistato una pagina pubblicitaria
su 'Musica e dischi' nella quale ha raccontato la sua versione della rottura
che ha provocato la querela di Tozzi". Con questo epilogo burrascoso,
apparentemente, si è conclusa la collaborazione tra due autori
che, insieme, hanno dato un contributo fondamentale a svecchiare l'immagine
della canzone italiana all'estero - oltre a dominare le hit-parade italiane
per circa quindici anni.
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