 
Sergio
Caputo



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"Era
la mia prima volta a Sanremo, ma non ero preoccupato dal debutto:
avevo un quintale di esperienza televisiva in generale e di manifestazioni
simili, dal Disco per l'Estate in poi... La cosa che mi stupì di
Sanremo fu il clamore sproporzionato, i giornalisti e le radio e TV private
e pubbliche appostate fuori della tua camera, pronti a beccarti quando
esci la mattina mezzo rincoglionito... La macchina promozionale totalmente
fuori controllo, potevi trovarti a rilasciare interviste a perfetti sconosciuti,
non accreditati, ma senza osare rifiutarti perché non si sa mai...Gente
che ti tira da una parte e dall'altra, un casino bestiale, per poi trovarti
sul palco, la sera, in diretta, a fare l'unica cosa che conta ridotto
come uno straccio... E poi la paura. Il palco dell'Ariston mette paura,
non chiedetemi perché ...E l'impatto di popolarità mostruoso:
col cappello e il bavero alzato, venire riconosciuto da tutti in un autogrill,
alle 2 di notte, rientrando a Milano alla fine del festival... "
Il Festival della Canzone Italiana del 1987 vede favorito il Trio Morandi-Ruggeri-Tozzi,
ma in generale domina lo stile melodico, nazionalpopolare che si suol
definire "sanremese". Tra i più accreditati rivali degli
interpreti di 'Si può dare di più' ci sono infatti Toto
Cutugno (che arriverà secondo con 'Figli'), Albano & Romina
(terzi con 'Nostalgia canaglia'), nonché Ricchi & Poveri e
Christian. In un certo grigiore, brillano pochissime perle: 'Io amo' di
Fausto Leali, 'Quello che le donne non dicono' di Fiorella Mannoia e 'Il
Garibaldi innamorato'. Questo è l'unico brano che dà una
scarica di adrenalina a un Festival che non a caso era andato a cercare
emozioni all'estero (impressionante il cast internazionale: Bryan Ferry,
Europe, Paul Simon, Simply Red, Spandau Ballet, Duran Duran, Smiths, Tina
Turner, Frankie Goes to Hollywood, Style Council, Rod Stewart, Whitney
Houston e tanti altri).
Tuttavia il ritmo afrocubano e il testo (al tempo stesso irriverente e
affettuoso nei confronti del condottiero all'epoca "conteso"
tra Craxi e Spadolini) mettono in evidenza una volta di più la
vitalità della musica di Caputo rispetto al panorama italiano dell'epoca.
Tra l'altro l'arrangiamento anticipa di un decennio la ormai quasi stucchevole
moda del sound latino cui molti, da Paola & Chiara agli Articolo 31,
hanno fatto ricorso negli ultimi anni nel tentativo di agguantare un successo
estivo. Per Caputo invece si tratta di una scelta coerente con la propria
impostazione jazzistica: "Il latino è una branca del jazz,
non un tipo di musica diverso", sostiene il musicista romano; "tutti
i maestri del latino, ad esempio Tito Puente, si sono sempre considerati
jazzisti. Nel 1965 fu Dizzy Gillespie che, di ritorno da Cuba, portò
con sé il famosissimo percussionista Machito, intorno al quale
costruì una band che regalò al jazz pagine memorabili, completando
in questo modo una contaminazione reciproca che era in corso da tempo".
Il brano viene composto quasi per caso. "Venivo da un tour di grandissimo
successo, di cui avevamo registrato una serata sola ( quella di Milano,
per risparmiare sul camion e sulla equipe tecnica). Le registrazioni erano
inaspettatamente buone ( inaspettatamente, perché un live normalmente
si costruisce registrando almeno una decina di spettacoli, e poi scegliendo
il meglio)... Così la casa discografica si ritrovava in mano un
album di qualità che costava pochissimo, praticamente quanto un
giorno di studio più il mix. Il problema era che farne, e c'era
il festival in fase di organizzazione. Ma il festival vuole pezzi nuovi,
e cosi' scrissi il testo (inizialmente lunghissimo: ho dovuto fare amputazioni
dolorose per stare nei tempi di una canzone) per questo brano di cui avevo
scritto la musica precedentemente, e lo abbiamo presentato a Sanremo,
e poi aggiunto a quelli pronti per il disco dal vivo ("Ne approfitto
per fare un po' di musica"). Perché Garibaldi? La musica era
decisamente latina, e quindi per il testo mi serviva una storia italiana
che fosse anche fortemente latina. Pensaci e pensaci e pensaci, bum! Garibaldi.
Ma non il Garibaldi dei libri di storia o dei monumenti: Garibaldi l'avventuriero,
il pirata, il donnaiolo. Il Garibaldi che si fermo' in Sudamerica a fare
una rivoluzione per amore... ".
Nel 1998 Caputo ha rivisitato 'Il Garibaldi innamorato' in "Serenadas",
disco nel quale ha raccolto i suoi brani di ispirazione latina, intervenendo
per "correggere" quelle che lui stesso definisce "sgrammaticature
stilistiche e di sound caratteristiche delle versioni originali".
Tra l'altro, come fa notare il cantante, "ci si può divertire
a confrontare la nuova versione del 'Garibaldi' con un paio di brani di
'Supernatural' di Santana, uscito un anno dopo
".
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