1989, A.De Razza - M.Ghini, Ed. Sugar

   


  L'attore Massimo Ghini

 

 

Nel 1989, Renzo Arbore propone la trasmissione "International D.O.C. Club", un contenitore musicale molto poco formale, nel quale si suona dal vivo.

E' una vetrina per musicisti noti e meno noti, non priva dello spirito tipico del suo creatore, secondo classificato a Sanremo con la goliardica 'Il clarinetto'. In particolare, a sposare musica e comicità durante la trasmissione è il romano Maurizio De Razza.

Trentaquattrenne, attore di teatro con Mario Scaccia e Turi Ferro, è autore di canzoni (tra l'altro per Edoardo Vianello e Wilma Goich) e musicista per hobby nella Spinaceto Palace J.B. Band, della quale fanno parte anche Massimo Ghini e Maurizio Bentivoglio. Con loro è solito intrattenere gli amici del mondo dello spettacolo - finché una sera Arbore e il discografico Alfredo Cerruti (ex componente degli Squallor) non lo convincono ad insistere sul personaggio di Armando De Raza, chiara parodia di Julio Iglesias. Sicché, durante il programma, vengono lanciate 'Dolores de panza', 'Amalia De Lana' ("La compagna mas caliente che ci sia, yo me amalo senza de ti… yo faccio 'amore co Amalia de Lana…") e soprattutto la sofferta dedica a una fantomatica fidanzata di nome 'Esperanza de Escobar', scritta con Ghini. Il ritornello, basato su un evidente gioco di parole che rinverdisce la tradizione de 'La pansè', 'Che mele' e 'Una paloma blanca', diventa rapidamente un tormentone.

Calato nel personaggio, De Raza spiega a "TV Sorrisi & Canzoni" che Esperanza "forse es una mujer, forse es nostalgia de mi tierra… yo so solamente che un hombre qui no tiene Esperanza de Escobar, no es un hombre". Dopo di che, tolta la brillantina da 'crooner' ispanico, De Razza (con due zeta) spiega: "E' cominciato tutto per gioco, e tale è rimasto. Continuo a divertirmi, perché se diventasse un lavoro…". Dopo il successo di 'Esperanza de Escobar', De Razza si inventa un altro personaggio, lo chansonnier francese Maurice Camembert, che ha vita breve; al termine del programma di Arbore, l'attore cerca di proporsi anche nei panni di Cristoforo Colombo in un varietà inopinatamente condotto da Aldo Biscardi ("Viva Colombo"). Ma l'evidentemente azzeccato personaggio di Armando gli rimarrà talmente appiccicato da rendere popolare l'attore romano presso i registi spagnoli: Carlos Saura farà di lui il protagonista di 'Ay Carmela' (candidato all'Oscar) e Alex de la Iglesia gli offrirà una parte di rilievo nel film 'El dìa de la bestia'..