
|

Francesco
Baccini
|
Il
brano comparve per la prima volta come sigla finale del Festival di Sanremo
nel 1988: in essa veniva attribuito misteriosamente a Espressione Musica.
In realtà si trattava di Francesco Baccini, al suo debutto.
Quello che segue è il tragicomico racconto, da parte del cantautore genovese,
di come questo avvenne… "Il nome Espressione Musica era quello di un concorso
indetto dalla CGD nel 1987, una specie di Festival di Castrocaro che avrebbe
laureato 4 vincitori - ci presentammo in 1.800, una roba paurosa, sembrava
un concorso delle Poste! I vincitori furono: i Costabravo, Gianna Cerchier,
Paul Rosette e il sottoscritto. La casa discografica era entusiasta di
Paul Rosette, un ragazzo di origine straniera. Erano convinti che fosse
il nuovo Eros Ramazzotti, bastava iscriverlo a Sanremo e il resto sarebbe
venuto da sé: chiamarono Mogol per il testo, un arrangiatore da Londra…
Per partecipare alla sezione Giovani bisognava passare una selezione allo
Smeraldo di Milano, ma per il mitico Rosette sarebbe stato un pro- forma.
Io intanto giravo attorno alla CGD, continuavo ad aspettare che mi dicessero
cosa fare come vincitore di Espressione Musica. Non avendo una lira, andavo
a mangiare tutti i giorni alla mensa della casa discografica - lì pensavano
che fossi un fattorino, d'altra parte nessuno mi aveva mai visto cantare.
Ad un certo punto, mi arriva una convocazione da parte di Caterina (Caselli),
che non mi aveva mai chiamato prima. Salgo nel suo ufficio tipo Fantozzi
quando sale fino ai piani alti… E vedo certe facce cupe. Chiedo: ragazzi,
ma Paul Rosette? Nessuno ne sapeva più niente. Lì, ho cominciato a capire
che allo Smeraldo Paul Rosette era stato segato."
"Entro nell'ufficio di Caterina, che mi accoglie e mi dice: 'Caaaro Francesco!…'
…E lì mi sorge il dubbio di imminente inchiappettamento. E invece mi fa:
'La tua canzone 'Mamma dammi i soldi' sarà la sigla di Sanremo 1988'.
E a me pareva di sentire il rumore della grande ruota del destino che
girava: da sconosciuto ad autore della sigla di Sanremo. Però c'era un
però. 'Ti chiamerai Espressione Musica', disse Caterina. Così, se da una
parte ero felice, perché pensavo: 'Vai, faccio la sigla di Sanremo!',dall'altra
pensavo: '…minchia, mi chiamo Espressione Musica!'
Un nome da buttarsi di testa contro uno spigolo. A quello che poi ho capito,
effettivamente Paul Rosette era fuori causa, ed io non so quali fossero
i rapporti tra la CGD e il Festival a quell'epoca, ma a quanto pare si
erano improvvisamente ritrovati con un posto vacante a Sanremo. Io, dei
4 famosi vincitori ero l'unico che aveva dei pezzi pronti, perché ero
l'unico cantautore. Solo che se avessi fatto la sigla col mio nome, qualcuno
si sarebbe legittimamente chiesto: ma questo debuttante perché non è in
gara insieme ai debuttanti? Com'è che questo sconosciuto fa la sigla?
Perciò la sigla fu presentata come una specie di 'saggio finale' da parte
dei vincitori del grande concorso."
"Cosa potevo dire, erano 6 anni che bussavo alle case discografiche
e dormivo in macchina: potevano chiamarmi anche XYZ e non mi sarei opposto…
Così gli consegnai uno dei miliardi di pezzi che avevo nel cassetto, risaliva
più o meno al 1982. L'arrangiamento lo avevo fatto con un ragazzino ventenne
o quasi, Rocco Tanica di Elio e le Storie Tese, che aveva portato con
sé il sassofonista Feyez. Avevano due pregi enormi: primo, erano davvero
bravi - secondo, costavano poco. All'epoca non li conosceva nessuno, ricordo
che Tanica mi faceva sentire i loro nastri registrati in casa… "Il collegamento
con Sanremo finiva ad ore assurde, non le 4 di notte ma quasi, così mi
ero convinto che quel pezzo non se lo sarebbe filato nessuno. Invece qualche
giorni dopo sento che va nelle radio. Poi scopro che ne hanno fatto una
versione remix da 8 minuti, perché funziona anche nelle discoteche. E
così, esterrefatto, da un giorno all'altro mi ritrovo invitato nelle discoteche
a fare il playback in discoteca. Solo che rimaneva questo impiccio del
nome Espressione Musica: ricordo una volta che sono stato invitato in
una trasmissione e Loretta Goggi mi ha fatto un regalino dicendo: 'Oggi
è il compleanno di Espressione Musica!' e mi ha regalato una spilletta.
Ed io - salve, sono Espressione Musica. La svolta venne quando Renzo Arbore
mi invitò nella sua trasmissione, 'D.O.C.', dicendo 'Però presentati come
Baccini' Una liberazione!"
… per la cronaca, Paul Rosette attualmente è uno dei più apprezzati coristi
italiani (ha lavorato con Mina, Adriano Celentano, Anna Oxa, Laura Pausini)
e direttore del Brotherhood Gospel Choir. Anche Gianna Cerchier ha lavorato
come corista (ad esempio per Fabrizio De Andrè, ma anche con lo stesso
Baccini) e recentemente ha fatto un tour con il gruppo Dixie Jam. I Costabravo,
dopo aver pubblicato un album si sono sciolti: Marco Costa ha poi fondato
Toni & i Volumi, quindi ha inciso un album solista ed è approdato a Sanremo
1996 presentando 'Ci sono cose', ripresentandosi poi nel 1998 con 'Compagna
segreta'.
|