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Il
mandolino
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Quando
nelle sale uscì Yuppi du, Adriano Celentano aveva recitato
in diversi film (e con registi come Fellini, Corbucci, Germi, Lattuada,
Festa Campanile, Argento) e diretto insieme a Piero Vivarelli il bizzarro
Super rapina a Milano. Dieci anni dopo invece, questo musical
fiabesco lanciò la nuova, pressoché definitiva veste del
personaggio Celentano: non più il molleggiato degli
anni 60, ma il visionario evangelizzatore mediatico ancor oggi in
attività in tv. La pellicola, nella quale recitavano anche la moglie
Claudia Mori e lattrice Charlotte Rampling, spiazzò sia i
critici che il pubblico (da lui abituato a prove più leggere),
ma un successo immediato fu garantito dalla canzone omonima e dalla fotografia
di Celentano di spalle (con essa vennero realizzate anche delle magliette,
forma di promozione nuova per lItalia).
Nello scrivere (tutto da solo) il brano, Celentano scelse di non avventurarsi
troppo oltre il suo territorio dal punto di vista musicale,
per tentare qualcosa di nuovo dal punto di vista delle liriche. Dopo unintroduzione
di chitarra acustica in puro stile Celentano (si pensi al
Ragazzo della via Gluck), il cantante parte fin dallinizio
con il ritornello del titolo: un suono che doveva essergli piaciuto, privo
di particolari significati, come era accaduto per Prisencolinensinanciusol,
il suo successo del 1972 cantato in un inglese completamente inventato.
Ma in questo caso, dopo il ritornello, Yuppi du diventa una
canzone in inglese vero e proprio per quanto piuttosto maccheronico.
Strofe come Now before me a cemetery do i see where all the arms
of war are buried deep; and from the heaven descends a grand feast where
all the nations of the world are united danno limpressione
che il brano sia stato composto in italiano e poi qualcuno abbia dato
una mano ad adattarlo alla belle meglio alla lingua di Shakespeare,
con la quale il cantante milanese non ha mai avuto troppa familiarità.
Tra laltro, sembra che lintenzione iniziale fosse di intitolare
il film (e forse, chissà, anche la canzone) Acqua sul nostro
amore.
Negli anni immediatamente successivi, Celentano fece qualche momentaneo
passo indietro: canzoni di nuovo in italiano (anche se, come in Svalutation,
cera qualche anglicismo) e film più improntati alla commedia
allitaliana. Recentemente il cantante ha spiegato il perché:
Dopo il successo, dopo Yuppi Du a Cannes e le critiche positive,
avrei voluto continuare la regia. Ma dovevo pagare i debiti, facendo il
cantante o l'attore guadagnavo di più. La differenza tra Celentano
di oggi e quello di Yuppi Du? Oggi direi le stesse cose, sono sempre io.
E' cambiato solo l'intorno.
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