1960, F.Buscaglione - L.Chiosso, Ed. Melodi

"Fred era fondamentalmente un uomo tranquillo, l'esatta antitesi del personaggio che aveva inventato per i suoi successi".
(Gino Latilla)


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Fred Buscaglione

 

 

 

Ha scritto il poeta Maurizio Cucchi: "Il 'dritto di Chicago' è un'esilarante ritratto del dritto un po' cretino che a un certo punto, sempre con gangsteristica aria da gradasso, ci spiega che quando va a Hollywood, si permette di snobbare Kim Novak e Ava Gardner che lo cercano per ridere con Gianni e Pinotto. (…) Un fatto di convergenza perfetta, un sovrapporsi e confondersi di acuta intelligenza e di pur controllato estro tra Chiosso e Buscaglione per la generosità di un volto e di un personaggio, un duro di burro, un bullo deliziosamente fumettistico o da varietà, un mascalzone domestico sempre con le ossa rotte il cui cliché nasce da un curioso impatto nostrano".

La canzone è una delle più swingate di Buscaglione (d'altra parte, il protagonista si vanta di "sparare la pistola con lo swing") e contiene anche un assolo di batteria in stile Gene Krupa. In due minuti e mezzo, il testo di Leo Chiosso sfodera la tipica girandola di 'duri' caricaturali davanti ai quali le persone ammodo bisbigliano, tremanti: "Ragazzi, mamma mia che spago". Interessante notare la commistione tra personaggi veri (Al Capone, Ava Gardner…) e nomi inventati sulla falsariga dei gialli di Mickey Spillane e Peter Cheyney, i film polizieschi di Eddie Constantine, e soprattutto i romanzi di Damon Runyon, autore di "Bulli e pupe". Come ha spiegato Chiosso: "Negli anni '30 Runyon era stato cronista del New York Chronicle. Lui giocava col loro linguaggio, e a me venne in mente di fare di Torino una Chicago sbadigliante nel blues dei suoi risvegli. Nei suoi libri c'erano personaggi come John lo Spagnolo, Henry il Cavallo…". E così nasce Sugar Bing, dritto di Chicago, che se la fa con Jimmy lo Sfregiato e manda al tappeto con un colpo di biliardo (nel senso del tavolo) il poliziotto Peter Kan.

Tra l'altro, il fatto che Sugar specifichi con orgoglio di tenere "o' fascino latin", rivelando le sue origini italiane, è un utile indizio per ipotizzare che sia lui il protagonista di un'altra canzone di Buscaglione e Chiosso: "Ciao Joe", che si pone come seguito ideale del 'Dritto di Chicago': Sugar, ritiratosi dagli affari, si riposa su una spiaggia dove incontra il collega Joe, "il più maledetto e dannato dritto della 45ma Strada". Gli chiede notizie dell'Anonima ("Non l'Anonima Cretini ! L'Anonima Assassini"), poi preso dalla nostalgia rievoca i vecchi tempi di Chicago e di New York ("Dentro il cuore non ti senti un dannato souvenir?")… Ma alla fine lo mette sull'avviso con un avvertimento di inequivocabile matrice tricolore: "Questa terra non ti desidera, Joe: accà nisciuno è fesso".