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"Fred
era fondamentalmente un uomo tranquillo, l'esatta antitesi del personaggio
che aveva inventato per i suoi successi".
(Gino Latilla)
Fred
Buscaglione
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Ha scritto il
poeta Maurizio Cucchi: "Il 'dritto di Chicago' è un'esilarante
ritratto del dritto un po' cretino che a un certo punto, sempre con gangsteristica
aria da gradasso, ci spiega che quando va a Hollywood, si permette di
snobbare Kim Novak e Ava Gardner che lo cercano per ridere con Gianni
e Pinotto. (
) Un fatto di convergenza perfetta, un sovrapporsi e
confondersi di acuta intelligenza e di pur controllato estro tra Chiosso
e Buscaglione per la generosità di un volto e di un personaggio,
un duro di burro, un bullo deliziosamente fumettistico o da varietà,
un mascalzone domestico sempre con le ossa rotte il cui cliché
nasce da un curioso impatto nostrano".
La canzone è una delle più swingate di Buscaglione (d'altra
parte, il protagonista si vanta di "sparare la pistola con lo swing")
e contiene anche un assolo di batteria in stile Gene Krupa. In due minuti
e mezzo, il testo di Leo Chiosso sfodera la tipica girandola di 'duri'
caricaturali davanti ai quali le persone ammodo bisbigliano, tremanti:
"Ragazzi, mamma mia che spago". Interessante notare la commistione
tra personaggi veri (Al Capone, Ava Gardner
) e nomi inventati sulla
falsariga dei gialli di Mickey Spillane e Peter Cheyney, i film polizieschi
di Eddie Constantine, e soprattutto i romanzi di Damon Runyon, autore
di "Bulli e pupe". Come ha spiegato Chiosso: "Negli anni
'30 Runyon era stato cronista del New York Chronicle. Lui giocava col
loro linguaggio, e a me venne in mente di fare di Torino una Chicago sbadigliante
nel blues dei suoi risvegli. Nei suoi libri c'erano personaggi come John
lo Spagnolo, Henry il Cavallo
". E così nasce Sugar Bing,
dritto di Chicago, che se la fa con Jimmy lo Sfregiato e manda al tappeto
con un colpo di biliardo (nel senso del tavolo) il poliziotto Peter Kan.
Tra l'altro, il fatto che Sugar specifichi con orgoglio di tenere "o'
fascino latin", rivelando le sue origini italiane, è un utile
indizio per ipotizzare che sia lui il protagonista di un'altra canzone
di Buscaglione e Chiosso: "Ciao Joe", che si pone come seguito
ideale del 'Dritto di Chicago': Sugar, ritiratosi dagli affari, si riposa
su una spiaggia dove incontra il collega Joe, "il più maledetto
e dannato dritto della 45ma Strada". Gli chiede notizie dell'Anonima
("Non l'Anonima Cretini ! L'Anonima Assassini"), poi preso dalla
nostalgia rievoca i vecchi tempi di Chicago e di New York ("Dentro
il cuore non ti senti un dannato souvenir?")
Ma alla fine lo
mette sull'avviso con un avvertimento di inequivocabile matrice tricolore:
"Questa terra non ti desidera, Joe: accà nisciuno è
fesso".
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