1959, V.Mascheroni - M.Panzeri, Ed. Mascheroni


 

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Johnny Dorelli al Festival di Sanremo 1959

 



Al Festival di Sanremo del 1959 la coppia Mascheroni-Panzeri, artefice nel 1952 di 'Papaveri e papere' e nel 1957 della epocale 'Casetta in Canadà', propose un nuovo brano scanzonato e vagamente surreale su quelle cadenze di marcetta per le quali Mario Panzeri aveva un debole.

Tra l'altro, ancora una volta una canzone apparentemente innocua di Panzeri venne "arruolata" dagli oppositori del governo: era successo con 'Maramao', 'Pippo non lo sa', 'Il tamburo della banda d'Affori' e la stessa 'Papaveri e papere'… e successe con 'Una marcia in fa'. Come ricorda Dario Salvatori nel "Dizionario della canzone italiana", "Tutti gli italiani la cantarono e non solo. La fantasia del pubblico giocò con i suoi versi per prendere in giro un fatto d'attualità: la crisi del governo Fanfani ('Se ne va Fanfan…')".


Come spesso capitava all'epoca in cui una canzone veniva eseguita in due versioni, 'Una marcia in fa' venne presentata sia in veste tradizionale che con un arrangiamento (relativamente) 'giovane': nel primo caso, a duettare furono Claudio Villa e Gino Latilla, nel secondo i poco più che ventenni Johnny Dorelli e Betty Curtis. Dorelli, che in quel periodo ebbe una breve storia d'amore proprio con la Curtis, bissò il successo ottenuto nel 1958 rivincendo il Festival con 'Piove' insieme al suo partner di 'Nel blu dipinto di blu', Domenico Modugno. Pochi mesi dopo il cantante lombardo trasportò la canzone nel film di Mario Mattioli 'Guardatele ma non toccatale', commedia senza pretese sceneggiata, tra gli altri, da Castellano, Pipolo e Scola ed interpretata da Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Tino Scotti, Bice Valori, Corrado Pani, Fred Buscaglione - oltre, come già accennato, a Dorelli. Nel film tuttavia la scena gli veniva rubata da Caprice Chantale, che con abiti militari cantava 'Una marcia in fa' per poi passare a una scena, per l'epoca, piuttosto osée. Da segnalare il cast, davvero memorabile. Il pubblico comunque finì per premiare la versione del simpatico Latilla, mandando il suo disco al quinto posto in hit-parade.