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"I
Cetra piacciono a tutti, scrisse un critico trent'anni fa. Dalla radio
dell'Eiar a quella della Rai, alla televisione, ai luccicanti palcoscenici
delle riviste, sono stati l'anello di congiunzione fra l'altroieri e il
dopodomani".
(Giulio Nascimbeni)


1957,
M.Panzeri - V.Ripa, Ed. Tevere
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La
copertina del mandolino



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Nel
1954 il Quartetto Cetra debutta al Festival di Sanremo.
Il gruppo è già celebre grazie alla radio e alla rivista,
e naturalmente grazie ai successi ottenuti con le orchestre Kramer, Barzizza,
Angelini: 'Il Visconte di Castelfombrone', 'Crapapelada', 'Nella vecchia
fattoria', 'Vecchia America'. L'ensemble vocale propone un brano che gli
autori, Mario Panzeri e Virgilio Ripa definirono "Racconto popolare".
Si tratta di 'Aveva un bavero', interpretata anche da Virgina Morganti
con l'accompagnamento del Duo Fasano. Secondo Gianni Borgna ("L'Italia
di Sanremo", Mondadori) il pezzo è caratterizzato da "nostalgia
e rimpianto per il tempo che fu, per un piccolo mondo antico fatto di
sentimenti semplice ma genuini, dove in sere fredde e scure presso il
fuoco del camino si raccontavano storie romantiche di amori teneri e appassionati.
Sogno di un'Italia più piccola, più provinciale, più
vivibile".
Effettivamente nei primi Festival l'Italia del dopoguerra trova spesso
di queste canzoni: 'Vecchio tram', 'Vecchie mura', 'Il valzer di Nonna
Speranza' (1952), 'Vecchia villa comunale', 'Campanaro' (1953) 'Berta
filava' (1954). Il pubblico perciò rievoca volentieri insieme ai
Cetra un personaggio appartenente alla storia del secolo precedente, la
"bella Gigogìn", protagonista della celeberrima canzone
risorgimentale.
La musa ispiratrice ("Gigogìn", ovvero "Teresina"),
una fanciulla piuttosto apprezzata nel milanese - si dice che sia stata
arrestata per aver cantato canzoni licenziose - era un semplice pretesto.
Dietro la sua vicenda si nascondeva tuttavia un invito a combattere contro
gli austriaci: il pezzo era stato commissionato a Paolo Giorza nel 1848
dal comandante dei bersaglieri di Lombardia Luciano Manara: "avanti
un passo" era un'esortazione affinché i giovani del Lombardo-Veneto
superassero il Ticino per dare il loro contributo, e "Teresina"
era uno dei nomi con cui i carbonari chiamavano la Lombardia "stufa
di mangiar polenta" (allusione al giallo della bandiera austriaca).
Vincitrice del Festival è 'Tutte le mamme', ma 'Aveva un bavero',
per quanto esclusa dalle prime tre posizioni, piace molto, anche perché,
come fa notare il "Dizionario della Canzone Italiana" (elleu
multimedia), "contiene tutti insieme spassionatamente fiaba, romanzo
d'appendice, cronache di cantastorie, echi di musiche popolari".
Borgna aggiunge che il brano "aveva contagiato praticamente tutti.
Dopo averla vivisezionata, analizzata, studiata, alla fine i critici capirono
che il suo successo era dovuto al fatto che conteneva tutti gli elementi
di una canzone festivaliera. Cioè: in soli tre minuti e al primo
impatto restava nell'orecchio e nella mente di chi l'aveva ascoltata".
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